Mareno di Piave, Deborah Marcon candidata alla Camera per Liberi e Uguali

Deborah Marcon (nella foto), classe 1986, originaria di Vittorio Veneto e residente a Mareno di Piave, è la candidata di Liberi e Uguali per il seggio uninominale di Vittorio Veneto-Conegliano alla Camera dei deputati.

Una laurea triennale in Lettere moderne alle spalle e una magistrale in Antropologia culturale in corso all’università Ca’ Foscari di Venezia, Deborah Marcon è una donna impegnata, divisa tra studio e lavoro: è stata coordinatrice del circolo Sinistra Ecologia Libertà di Conegliano dal 2015 al 2017; durante la campagna referendaria contro la riforma costituzionale è stata referente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Conegliano; attualmente è tesoriera provinciale di Articolo 1- MDP; membro del Coordinamento Lgbte di Treviso e di Istresco; tirocinante dell’organizzazione sindacale Sunia di Treviso, dove è addetta allo sportello da circa un anno; infine membro dell’Anpi.

Deborah Marcon ammette di essersi candidata per una sorta di necessità: “Per i miei percorsi di studi e impegni associativi voglio portare a un livello pratico quello che studio, cercando di smontare certi presupposti. Essendo divisa tra lavoro e studio il mondo che vedo è molto variegato, con molti problemi, ognuno ha i propri, e noto, anche grazie al lavoro al sindacato, che non c’è la volontà di confronto tra parti o che, per esempio, le persone non sanno che possono ricevere degli aiuti. Non ho motivi di gloria personale: ritengo invece di poter dare una mano al progetto di Liberi e Uguali, dando un aiuto al territorio, portando informazioni, facendo ragionamenti”.

Il progetto di Liberi e Uguali è infatti un modo per Deborah Marcon di analizzare i problemi della società e proporre così soluzioni alternative. La candidata fa l’esempio di cattive informazioni, come quella relativa all’aumento dell’Iva, per cui si spera di avere maggiori introiti e coprire i bonus di chi magari non lo merita, ma che porta così facendo a un costo più alto per tutti, anche per chi non può più permettersi certe cose, con la conseguenza finale di diminuire di fatto gli introiti.

O, ancora, Deborah Marcon fa l’esempio di un mondo a lei vicino, quello universitario, dove studenti che hanno diritto alla borsa di studio non la possono ricevere, o di chi intraprende lauree umanistiche, poco considerate e scoraggiate in Italia, ma che è invece considerato prezioso all’estero per la propria capacità di adattamento in un contesto variegato. “Non voglio dare colpe, probabilmente non ci si informa abbastanza. Io voglio proprio mettere in pratica ciò che so fare così da poter cambiare le cose”.

(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
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