Nei giorni scorsi Giuliano Carraro, ex malgaro di Crespignaga di Maser da qualche anno in sedia a rotelle, è tornato a “far formàj” nella malga Val dee Foje a Borso del Grappa.
Tutto è stato possibile grazie alla Cooperativa Vita e Lavoro di Pederobba, che ha inserito Giuliano in un progetto per valorizzare le competenze e ravvivare i sogni di persone con disabilità anche fuori dalle strutture di riferimento.
Preziosa la collaborazione della malga Val dee Foje, che recentemente è stata premiata in occasione della Mostra dei Formaggi Bastardo e Morlacco del Grappa, con il malgaro Girolamo Savio e il giovane Yuri che hanno coinvolto Giuliano nella dimostrazione di come si fa il Morlacco.
Presenti le sindache di Maser e Pieve del Grappa, Claudia Benedos e Annalisa Rampin, altri amministratori del territorio e 57 persone che, in più turni, hanno assistito alla dimostrazione del Morlacco e si sono radunate all’esterno della malga per il momento formativo sui proverbi popolari dei malgari e della monticazione.
“Giuliano Carraro – racconta il professor Giancarlo Cunial -, classe 1967, dall’età di quattro anni è salito in Grappa e gli hanno messo in mano un bastone e gli han detto va a ‘tendarghe ae vache’. Dal 1971 al 1973, si è fatto tre estati in malga Finestron, mentre dal 1974 al 1983 ha fatto 9 stagioni in malga Mure. Nell’estate 1984 l’à cargà montagna in malga Barbeghera; dal 1985 e ininterrottamente per 26 anni è stato in malga Meda (i cui pascoli confinano con malga Val dee Foje)”.
“Poi Giuliano ha subito un evento grave – continua – che l’ha portato in sedia a rotelle e ha dovuto interrompere bruscamente la vita del vaccaro e del malgaro. Ed è entrato nella Cooperativa Vita e Lavoro di Pederobba, portando con sé una nostalgia infinita delle sue vacche e dei suoi pascoli. Nel 2022, la Cooperativa lo ha inserito nel progetto Cuori e Orizzonti (a cui collaboro) che lo ha riportato nel 2023 a rivedere Cima Grappa e a partecipare alla giuria della Rassegna dei Formaggi di Borso del Grappa”.
Dopo la dimostrazione del Morlacco, il professor Cunial ha tenuto una breve attività formativa, spiegando alcuni proverbi popolari veneti legati alla stagione della monticazione: “Se carga montagna tra e do Madone”, “Tre vache e un vacher fa quatro bestie”, “A montagna la é la dota dea canpagna”, “In montagna chi s’in porta magna, chealtri subia”, “Co tu mande a vaca in montagna, tu vien casa co a cavézha”, “L’aqua in montagna l’é tanfa a poenta che se magna”, “Ani de erba ani de merda”.
Cunial ha anche descritto la multiforme competenza che era richiesta al malgaro sul Grappa che “dovea saver far de tut“: essere casaro, vaccaro, pastore, segantino, boschiere, raccoglitore, recuperante, erborista, stradino, muratore, cuciniere…
(Autore: Andrea Berton)
(Foto: per gentile concessione del professor Giancarlo Cunial)
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