Ieri a Maser la seconda assemblea del Distretto del Cibo della Marca Trevigiana: “Il cibo come prima forma di comunità identitaria”

Si è tenuta ieri sera, nella sala consigliare di Maser, la seconda assemblea dei soci del Distretto del cibo della Marca Trevigiana: la prima aveva avuto luogo a Santa Lucia di Piave lo scorso anno. Tante le realtà presenti tra Destra e Sinistra Piave, dal mondo del vino a quello dell’olio, dalla ristorazione al mondo lattiero-caseario.

Era presente anche una rappresentanza del Distretto agroalimentare di qualità della Sardegna, il vicepresidente Pierpaolo Pan, che ha potuto portare l’esperienza di una sinergia di successo, radicata da vari anni nel territorio dell’isola mediterranea, anch’esso ricco di specialità da scoprire.

Ad aprire la conferenza è stata il sindaco di Maser Claudia Benedos che, anche vista l’occasione della 30° Mostra della Ciliegia, ha dato il benvenuto a tutti i soci nel segno della valorizzazione dei prodotti di qualità.

Dopo l’approvazione del bilancio, all’unanimità, il presidente Giuseppe Carlet e il direttore Michele Genovese hanno parlato delle progettualità future, dando spazio anche alla presentazione del progetto Bag4Dreams: centrali nella strategia del Distretto del Cibo saranno le cassette, ovvero scatole personalizzabili contenenti una vasta gamma di prodotti tipici e proposte anche a enti e aziende in occasioni particolari.

I numeri del Distretto del Cibo si riconfermano, con alcune new entry: i cinque enti promotori, Gal, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Confcooperative, continueranno ad affiancare gli obiettivi di 115 aziende agricole in 58 comuni, oltre a 28 amministrazioni e 19 soggetti dell’indotto agroalimentare.

In quest’iniziativa, un apporto importante è stato quello di Banca Prealpi SanBiagio, rappresentata da Luciano Soldan, referente per il relativo ufficio agricoltura: “Abbiamo creduto a questa iniziativa perché attraverso questo distretto riusciamo a rivalorizzare un territorio. Il cibo non è solo agricoltura, è ambiente, è turismo: il cibo è tutto ciò che serve per portare il territorio a essere riconosciuto non solo per ciò che dà, ma anche per ciò che ha”.

“Il cibo è la prima forma di identità comunitaria” ha affermato nel suo intervento il consigliere regionale Marzio Favero, citando il sociologo trevigiano Ulderico Bernardi. Successivamente a prendere la parola e fare i complimenti al Distretto del Cibo è stato Nazareno Gerolimetto, anch’esso consigliere comunale.

Al termine della conferenza, i soci si sono fermati ad assaggiare alcune delle specialità che il Distretto del Cibo si è ripromesso di valorizzare e di tutelare nei prossimi anni.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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