Si è chiuso in questo uggioso pomeriggio di ottobre, martedì 24, l’ultimo capitolo della triste storia che ha coinvolto la famiglia di Manuela Bittante, la settantasettenne mancata per mano del marito qualche giorno dopo il ritorno a casa dal ricovero in ospedale.
La donna soffriva delle conseguenze permanenti di una grave malattia invalidante, che le avrebbero impedito di essere autonoma nell’ultimo periodo della sua vita. Suo marito Sergio, che ha ammesso le proprie responsabilità dopo l’atto violento, non ha potuto assistere ai funerali: attualmente si trova in carcere.
Alla Chiesa parrocchiale di Coste di Maser hanno assistito al funerale della donna diversi residenti del paese, alcuni dei quali ricordano come fosse Manuela da più giovane: erano presenti anche i familiari, la figlia Aurora, il fratello e le sorelle, oltre ad altri amici e parenti, oltre al sindaco di Maser Claudia Benedos. Proveniente dall’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, la bara è stata trasportata ai piedi della scalinata di Coste, per poi essere salutata dai presenti con grande angoscia e rammarico.
“Siamo segnati dall’angoscia, ma vogliamo credere nella speranza” ha detto il parroco Don Carlo Velludo, scusandosi lui stesso per aver vissuto accanto a Manuela e a Sergio senza vedere tutta quella sofferenza.
“Io non ho, noi non abbiamo avuto gli occhi per vedere le necessità e le sofferenze di questi nostri compaesani – ha affermato durante l’omelia il parroco, – Io non ho, noi non abbiamo prestato loro il tempo necessario per consolarli e lasciarci coinvolgere, distratti dai nostri pensieri e dalle nostre preoccupazioni”.
Don Carlo ha poi pronunciato una frase forte, che in una comunità può valere anche per chi non è credente: “La mia e la nostra indifferenza è la causa di questa morte. Chiediamo perdono alla figlia, alla famiglia e a Dio, perché ci siamo accontentati di venire a messa, senza lasciarci coinvolgere, senza prenderci cura dei nostri vicini”.
In realtà, non tutti sono d’accordo con quest’affermazione: in paese si dice che la comunità di Coste sia stata vicina, per quanto possibile e per quanto abbia potuto, alla famiglia. La situazione, dopo quel malore improvviso che aveva colpito la signora Bittante, era forse troppo intimamente compromessa per trovare rimedio o conforto.
Don Carlo ha poi pronunciato varie suppliche rivolte al cielo: “Non lasciarci ricadere nel peccato dell’indifferenza. Non permetterci di esprimere giudizi di condanna. Fai che per la figlia, per le sorelle e per il fratello di Manuela, questo dolore causato da una morte violenta non chiuda il loro cuore all’amore e al perdono. Questo non è il tempo della condanna, è il momento della misericordia”.
Durante le letture è stato detto: “Preghiamo per Sergio, perché la consapevolezza del gesto gli permetta di riconoscere la gravità della sua azione, che gli consenta di chiedere perdono e ritornare a seguire la vita. Preghiamo per la nostra comunità, cristiana e civile: sappia essere accanto a noi con compassione e solidarietà per tutti coloro che vivono in situazione di grande disagio e difficoltà”.
Il sindaco di Maser Claudia Benedos ha voluto ringraziare anche la ditta Onoranze Funebri Mazzoccato, che, commossa dalla triste storia, ha offerto il servizio funebre gratuitamente alla famiglia di Manuela. “Un atto di generosità disinteressato. Ne siamo davvero grati, io e l’intera comunità di Coste” ringrazia il sindaco Benedos.
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