L’addio a Vittoria ieri al campo sportivo di Crespignaga, ricordando il suo sorriso indelebile e la sua dolce voce

 

Quasi due ore di contemplazione e di ricordo al campo sportivo di Crespignaga, dove ieri sera, tra le 18 e le 20, mercoledì 1 luglio, si è svolto il funerale di Vittoria De Paoli, la quattordicenne che ha lasciato in profondo cordoglio non soltanto parenti e amici, ma un’intera comunità.

Tra lacrime e sguardi, più che abbracci, viste le precauzioni sanitarie adottate dall’organizzazione della celebrazione, circa cinquecento gli occupanti dei posti a sedere e altrettante presenze in piedi, dentro e oltre le recinzioni, tutti distanziati e con la mascherina, a salutare la giovane vita, che come i palloncini preparati dagli amici con i selfie e le fotografie del primo anno di liceo, è volata via quel fatidico sabato notte.

La messa si è così celebrata all’aperto, con la presenza di tutti quei simboli che rappresentavano Vittoria e le sue passioni. Un cavallo a ricordare lo sport in cui si impegnava, il coro parrocchiale di Crespignaga per accompagnare la messa e tanti, tantissimi sguardi d’amore e di tenerezza nei confronti della giovane e del suo immancabile sorriso, oltre a una voce vibrante e profonda, la sua, che ha ricordato a tutti i presenti quanto Vittoria fosse talentuosa nel canto e nella recitazione. E poi le citazioni dei compagni, che di fronte alla famiglia, uno alla volta, hanno condiviso una sofferenza sincera ma anche una speranza che giace nel ricordo.

Un uomo non muore mai finché c’è qualcuno che lo ricorda – citano affrante alcune amiche, riprendendo forse gli studi su Ugo Foscolo, e durante la messa don Carlo Velludo, sostenuto dai parroci delle frazioni vicine, riprendono un messaggio di speranza e invitano la famiglia e gli amici a confortarsi nella fede o comunque nella speranza del ricordo. Per l’omelia è intervenuto don Fabio Bertuola, che aveva battezzato Vittoria nel 2016, in seguito a una sua spontanea richiesta.

Nonostante Vittoria fosse divenuta, grazie alla sua spontaneità nella recitazione, una baby star, il racconto delle compagne di classe ha avuto come soggetto episodi di quotidianità, nei quali il carattere di Vittoria si mostrava comunque speciale e ammirevole: le ricreazioni trascorse “a chiedere cibo a tutti”, le avventure con gli amici ai campi scuola, i nomignoli affettuosi e le amicizie appena sbocciate durante il primo anno di liceo.

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Nell’insieme delle persone che hanno ricordato, pianto e salutato Vittoria questo pomeriggio non si sono notati confini, né tra le frazioni del paese di Maser, né tra un comune e l’altro: presenti, vicini alla famiglia, oltre al sindaco Claudia Benedos e al vice sindaco Marco Sartor, anche il sindaco di Montebelluna Marzio Favero, che ha dichiarato il proprio cordoglio in nome della città dove Vittoria andava a scuola, il liceo classico Levi, rappresentato anche dai molti, moltissimi amici e compagni di classe, oltre che da qualche insegnante.

L’organizzazione della celebrazione che ha accompagnato il rito funebre non è stata facile per il Comune di Maser che ha dovuto tenere conto del numero dei presenti e della disponibilità degli spazi: il via libera del prefetto Maria Rosaria Laganà è arrivato qualche giorno fa, tenuto conto dell’importanza della celebrazione e del grande bisogno della comunità di salutare al meglio la piccola Vittoria.

Ad aiutare i dipendenti comunali la Protezione civile di Maser, la Polizia locale asolana e della Pedemontana e la maggioranza delle associazioni volontarie e dei gruppi parrocchiali del paese, tra cui molti giovani, che hanno fornito anche delle bottigliette d’acqua a coloro che, sotto il sole calante e nell’afa estiva, ne hanno sentito bisogno.

Con il ricordo vivo del sorriso della piccola Vittoria durante la celebrazione si è stretta in un abbraccio una comunità, se pur a distanza di sicurezza, chi nel ricordo, chi nella speranza, chi nella preghiera, e quando i palloncini sono volati in cielo in molti hanno alzato la testa, nel silenzio per qualche minuto, per vedere quanto in alto e quanto lontani se ne andavano.

 

(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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