“Io ti Ascolto”: in 300 per l’incontro con Daniela Lucangeli

Grande successo mercoledì scorso per “Io ti ascolto”, incontro formativo che si è svolto nella maestosa Villa palladiana di Maser. Circa 300 le persone che vi hanno preso parte.

L’appuntamento, rivolto principalmente a genitori, educatori  e insegnati (e a cui si poteva accedere anche in diretta facebook), è stato condotto con la consueta maestria da Daniela Lucangeli, la nota professoressa di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione di Padova, esperta di psicologia dell’apprendimento.

Filo conduttore  e protagonista indiscusso della conferenza, l’Ascolto, spiegato dalla docente in maniera coinvolgente e con un linguaggio comprensibile, seppur condito dai doverosi  termini tecnici imposti dalla materia.

Un’ora densa, piena di spunti su cui riflettere, in cui Lucangeli ha coinvolto tutti i presenti, facendoli subito sintonizzare all’ascolto proprio all’inizio della conferenza, con un esercizio mirato a definire il giusto livello di partecipazione: nel  pronunciare contemporaneamente il proprio nome ad alta voce, l’emozione ha messo tutti nel giusto flusso di compartecipazione. “Perché se io ti ascolto, ti vedo”.

Nel definire i tre tipi di ascolto, passivo, selettivo e attivo (l’ideale sarebbe saperli usare in maniera matura integrandoli) la professoressa ha spesso chiesto, ogni volta che iniziava un modulo informativo: “Tutto bene?”. E, ogni volta che ne terminava uno, “pace”.

Nell’ascolto passivo (tu parli, io ascolto), chi riceve il messaggio acquisisce un flusso di informazioni  che vanno centellinate da parte di chi le invia, per non incorrere nel rischio di “fornire al destinatario più dati di quelli che potrebbe ricevere” .

L’ascolto selettivo, invece, è “intelligente”:  l’attenzione del ricevente  mette a fuoco solo ciò che è determinante per la sua crescita. Fondamentale chiedersi: “ascolto con la capacità di riconoscere i miei bisogni”, “tocco ambiti che non devo toccare”? e significativa la citazione della poesia di Pablo Neruda “Lentamente muore” nel verso “lentamente muore chi non trova grazia in sé stesso”.

Nell’ascolto attivo la comunicazione implica la piena attenzione dell’interlocutore, la comprensione del suo messaggio e la risposta adeguata, dimostrando empatia e interesse; ci si collega all’altro attraverso la meta-comunicazione e il non verbale diventa determinante.

Dulcis in fundo, dopo aver dato spazio e tre domande dei presenti, e aver raccontato “del più grande insegnante che ha incontrato all’inizio della sua carriera” (la storia di un bimbo con diagnosi di mutismo selettivo), la professoressa Lucangeli si è soffermata nella spiegazione del progetto “Scienza Servizievole in cammino”:  la #marciadellascolto2025, programma itinerante che prevede un percorso a piedi di 1864 km, articolato in 94 tappe, con partenza da Santa Maria di Leuca e arrivo a Trieste. L’iniziativa, promossa da H4C APS, attraverso il progetto Scienza Servizievole di Daniela Lucangeli, ha l’obiettivo di raccogliere testimonianze dirette dalle comunità locali, favorire l’ascolto attivo e trasmettere le problematiche emergenti agli esperti del settore educativo e sociale.

L’Ascolto diventa così uno strumento chiave per comprendere i bisogni reali delle comunità. Allo stesso tempo, l’idea della Marcia richiama il valore del movimento fisico come metafora di un impegno costante e condiviso verso un cambiamento culturale positivo.

L’intento è promuovere legami autentici tra le persone, creare una rete di supporto tra le comunità coinvolte e sostenere iniziative concrete, come il Punto di Ascolto gratuito per genitori e insegnanti, l’apertura di Mattoncinoteche4All, spazi gioco gratuiti per bambini, pre-adolescenti, adolescenti (anche in particolari situazioni di fragilità e vulnerabilità), genitori, nonni ed educatori, nonché a diffondere buone pratiche educative fondate sull’empatia, sull’ascolto reciproco e sulla comprensione profonda dei vissuti altrui. La data di partenza del “cammino” sarà a breve disponibile al link www.scienzaservizievoleincammino.it.

(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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