Una passeggiata di 12 chilometri su sentieri contadini nella pianura di Madonna della Salute, tra vecchi casolari, campi variopinti, oliveti ombrosi e canali d’acqua, ma, soprattutto, punti ristoro dove collezionare merende a chilometri zero: un successone l’evento di ieri, organizzato dal Comitato Festeggiamenti, e svoltosi in una giornata davvero tersa e a detta di alcuni partecipanti ideale per compiere questo tracciato che alterna tratti al sole e tratti coperti dalla vegetazione. Per compierlo tutto, c’è chi ha impiegato tre ore, chi, preso dalla vivacità dei punti ristoro, ci ha messo molto di più.
I primi camminatori sono arrivati verso le nove, come da programma: circa 400, tra ritardatari e iscritti all’ultimo momento. Ad accoglierli nella piazza della frazione c’erano i volontari del Comitato, tra cui anche molti giovani, che hanno convalidato le iscrizioni all’iniziativa e hanno consegnato loro braccialetti e “buoni merenda”. Lungo l’intero percorso hanno lavorato 60 volontari, divisi in 5 punti ristoro.
Tra le tappe, molte delle quali prevedevano la presenza di ulivi, c’è stato chi ha potuto visitare il frantoio Callegari, con una degustazione esclusiva per 45 persone: l’iniziativa, infatti, rientra grazie alla Pro Loco nella collaborazione con l’Associazione nazionale Città dell’Olio e con “Merenda nell’oliveta 2021”, che avrà corso in futuro anche ad Asolo e in altre località della zona.
“È stata una bellissima giornata, ma la cosa più importante è stata divertirci tra noi – ha dichiarato Claudio Reginato – quando succede riusciamo a trasmetterlo anche agli altri”.
Tanti i visitatori provenienti da altre zone trevigiano, padovano e vicentino mentre gli organizzatori fanno sapere che sono stati pochi i maserini che hanno partecipato alla camminata.
“Non mi aspettavo posti così anche ai piedi della collina, dove a passarci in auto i campi sembrano un paesaggio uniforme – afferma un montebellunese con una macchina fotografica appesa al collo – C’è da dire che i colori oggi trionfano”.
Altri hanno percorso l’intero tragitto sulle due ruote invece che a piedi: “Siamo partiti presto da casa per arrivare qui in tempo – affermano una donna di Castelfranco e suo marito in sella a due mountain bike – e anche se ci siamo dimenticati di iscriverci, vorremmo seguire comunque questo tragitto”.
Questi cestini, consegnati negli stand dopo un paio di chilometri e una seconda volta per pranzo, più avanti lungo il tragitto, contenevano succhi di frutta, un vasetto di marmellata di ciliegie, due panini, una confezione di burro e due uova sode.
Per il pranzo, invece, c’erano due panini con la salsiccia, uno con la soppressa, del formaggio e un dolce, tutto rigorosamente preparato da piccoli produttori locali della zona e dei dintorni.
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