Quest’anno la signora Dorinda Vettor, nata l’8 ottobre 1924, ha compiuto 100 anni. Undicesima di una famiglia particolarmente numerosa, da giovane lavorò alla filanda di Cornuda insieme alle sorelle Laura e Teresa. “Io e mia sorella Laura – ricorda Dorinda – andavamo al lavoro in bicicletta ma, avendo una sola bici, si pedalava a turno”.
“Laura e Teresa facevano le “scopine”, immergevano i bozzoli di baco da seta nell’acqua bollente senza alcuna protezione per le mani e ne estraevano i fili che sarebbero poi stati usati per creare le matasse. Io, invece, facevo la “gropina”, mi occupavo quindi di fare i nodi quando il filo della matassa si spezzava”.
Grazie alla sua personalità, Dorinda è stata promossa a dama di compagnia dell’anziana madre dei proprietari della filanda, un ruolo che segnerà il resto della sua vita. Successivamente, Dorinda si trasferirà a Milano, dove diventerà dama di compagnia della vedova dell’ex direttore generale della stazione ferroviaria.
Nel 1947, forte della grande esperienza acquisita, Dorinda riuscì a emigrare in Inghilterra grazie al supporto di una cugina di sua madre, che le aveva trovato un impiego come governante di una facoltosa famiglia italiana. L’anno seguente, tornata a Maser per le vacanze, incontrò Rocco, un affascinante giovane che gestiva un forno locale, e se ne innamorò.
“Rocco mi fece capire che gli sarebbe piaciuto raggiungermi a Londra. Così parlai con il mio datore di lavoro, Lord Charles Forte, all’epoca già proprietario di una grande catena alberghiera, poiché per entrare in Inghilterra era necessario avere un impiego già confermato”. Grazie a questo, Rocco fu assunto come pasticcere e il 31 dicembre 1949 Rocco e Dorinda si sposarono a Londra, nella chiesa cattolica di San Carlo Borromeo.
Nel 1954 nacque il loro figlio Nicholas, e Dorinda lasciò il lavoro per dedicarsi alla famiglia, mentre Rocco iniziò una brillante carriera come pasticcere, apparendo più volte su giornali e riviste grazie alle sue notevoli abilità artistiche e culinarie. Nel 1965 Dorinda riprese a lavorare in un grande negozio di abbigliamento; successivamente passò alla Beecham, un importante laboratorio farmaceutico, e infine alla Gillette dove rimase fino al 1984.
“Nel 1987 siamo tornati in Italia, dove abbiamo costruito la nostra casa. Nel 1992 nostro figlio e la sua famiglia ci hanno raggiunti”. Rocco è scomparso nel 2013 e Dorinda è rimasta nella sua casa di Quero, assistita tutt’oggi dal figlio e dalla nuora Roberta. Il suo secolo di vita è stato celebrato anche dalle istituzioni, in particolare il sindaco di Setteville Bruno Zanolla e il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
Grazie agli anni passati in Inghilterra la signora Dorinda parla spesso in inglese. “Molte volte mi chiama una mia cara amica e insieme dialoghiamo in inglese” ribadisce la signora che nel finale dell’intervista saluta tutti i lettori di Qdpnews.it – Quotidiano del Piave: “I’d like to say hello to all your readers“.
(Autore: Matteo De Noni)
(Foto e video di Matteo De Noni)
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