Sembra di tornare indietro nel tempo nell’osservare dai monumentali giardini di Villa Maser un vasto gregge di pecore nei prati sotto la provinciale: non è la prima volta che questi ovini arrivano in paese, ma ieri sono stati in molti a fermare l’auto nei pressi della villa per spiare e fotografare il loro passaggio proprio sotto il sito nominato Patrimonio Unesco.
Alcuni automobilisti nelle prime ore del mattino, passando sulla strada, hanno notato per esempio una grossa capra nera che, in piedi sul muretto accanto al Tempietto Barbaro, divorava con gusto un tratto d’edera.
In questa fotografia, scattata proprio dai giardini della Villa, la visione bucolica racconta di un passato in cui quest’attività era molto diffusa in questi territori e, in genere, i pastori moderni conservano un’abitudine genetica a questo lavoro trasmessa di generazione in generazione.
Stare ore intere sotto la pioggia, come nel caso della giornata di ieri, e dormire a turno in un rimorchio non è che una delle difficoltà alla quale questi uomini devono adattarsi: nonostante si tratti di un mestiere antico però, tra i pastori viene individuato facilmente anche qualche giovane.
Spesso capita che le transumanze passino con una certa discrezione accanto o internamente al paese, lasciando certo le tracce del proprio passaggio sulla strada, senza turbare il traffico o i residenti per più di un quarto d’ora. Altre volte la questione del loro passaggio ha fatto infuriare contadini e proprietari, scatenando ripercussioni e, quando non autorizzate, anche multe salate, tanto che in alcune località vige il divieto di pascolo.
(Fonte: Luca Vecellio Qdpnews.it).
(Foto: Villa Maser).
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