Fino al prossimo martedì 27 agosto si potrà approfittare delle visite guidate estive speciali al “Ninfeo” di Villa Barbaro a Maser.
Grazie al tour guidato “Riflessi e Colori“, infatti, si potrà accedere ad un’area che solitamente non è aperta al pubblico per conoscere l’importanza dell’acqua nel progetto palladiano di Maser.
In questo modo si potrà ammirare da vicino la peschiera, una vasca di grandi dimensioni che assolveva alle esigenze legate alla raccolta e alla distribuzione delle acque nella villa.
Ad impreziosirla le statue che si ispirano ai personaggi della mitologia classica: satiri, ninfe e divinità maschili e femminili che “dialogano” tra di loro.
Ogni statua, infatti, è in relazione con quella che si trova nella stessa posizione dalla parte opposta del ninfeo: in questo modo viene “raccontata” una storia che si ispira alle tante leggende presenti nella mitologia greca e in quella romana.
Tra le tante storie, per esempio, colpisce quella di Atteone, il figlio di Aristeo e di Autonoe che venne allevato da Chirone.
Dopo essere diventato un valido cacciatore, fu trasformato da Artemide in cervo per essersi vantato di superarla nel tiro dell’arco o per averla sorpresa al bagno, morendo poi sbranato dai propri cani.
“I martedì mattina di agosto – spiega la guida Micaela Tonetto – vengono proposte delle visite guidate che permettono ai turisti di vedere da vicino questo meraviglioso ninfeo che normalmente, nella visita ordinaria, si può ammirare solo dall’interno della villa. Il tema della visita è l’acqua che si ripresenta in tutte le stanze. A maggio di quest’anno è stato interrotto il cantiere, che era iniziato a giugno del 2023, perché è stata fatta la scoperta del colore dell’intonaco, un meraviglioso celeste/grigio, che non era stato previsto dai restauratori”.
“Questa è una villa molto visitata – conclude -, vengono turisti da tutti gli angoli del mondo per vederla. Ultimamente abbiamo visto dei serbi e dei croati, poi tedeschi, austriaci, svizzeri e francesi. Del resto, è stata la prima villa veneta aperta al pubblico già dalla fine degli anni Trenta“.
“Questa proposta fa parte di tutta una serie di esperienze che vogliamo proporre ai nostri visitatori – spiega il dottor Vittorio Dalle Ore, proprietario della Villa di Maser -. L’ambiente è meraviglioso non solo dal punto di vista storico e artistico, ma anche semplicemente come ambiente da godere. Per questo stiamo concependo e organizzando tutta una serie di iniziative affinché il pubblico, venendo qui, possa godere di tutta questa bellezza“.
“Facciamo visite guidate particolari – continua -, come quella sul giardino, oltre a quella classica storico-artistica con la visita del Tempietto. Questa del ninfeo è una delle visite particolari nelle quali si apre un po’ alla volta tutta la parte del giardino e del parco che stiamo restaurando con i fondi del Pnrr. È importante condividere la bellezza e dare l’opportunità alle persone di godere delle cose. Da un po’ di tempo, proponiamo di venire a fare la prima colazione la mattina presto nelle sale affrescate della villa in un’atmosfera unica”.
La storia di Villa Barbaro
La Villa di Maser fu concepita attorno al 1550 dall’architetto Andrea Palladio come sede prestigiosa della tenuta agricola dei fratelli Daniele e Marcantonio Barbaro.
Per la decorazione furono chiamati il pittore Paolo Veronese e lo scultore Alessandro Vittoria.
Palladio si ispirò alle forme degli antichi templi romani per disegnarne la facciata, dando religiosa maestosità e importanza ai quartieri di residenza dei Barbaro.
Il corpo centrale si proietta in avanti rispetto al piano delle arcate; ai due lati, gli eleganti porticati o “barchesse” (logge laterali destinate alle attività agricole) si uniscono al corpo centrale.
Alle estremità due colombaie decorate con meridiane che segnano il tempo; due splendidi leoni di pietra e sei statue raffiguranti le divinità dell’Olimpo
precedono la facciata della villa dando una sensazione di maestoso benvenuto.
Sul timpano elegantemente decorato, si trova lo stemma dei Barbaro al centro di un’allegoria che rappresenta la pace e l’armonia.
Le due barchesse sono decorate con mascheroni nelle chiavi di volta e con altre divinità dell’Olimpo all’interno di nicchie.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto e video: Andrea Berton).
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