C’è un luogo in Provincia di Treviso dove il tempo sembra essersi fermato, un luogo incantato dove le antiche tradizioni continuano a splendere: è il territorio del Quartier del Piave e della Vallata del Soligo, la tradizione il Panevin del 5 gennaio.
E’ un evento che, certamente, si rinnova di anno in anno in ogni paese del Veneto, ma ci sono alcuni Comuni dove da 27 anni questa tradizione inizia con la cerimonia della benedizione del fuoco e prosegue con la partenza dei tedofori che accendono tutti nello stesso momento i Panevin di 21 Pro loco.
Domenica 5 gennaio 2020 la 27esima edizione dell’evento, organizzato dal Consorzio Pro loco Quartier del Piave, prenderà il via dalla chiesetta della Beata Vergine Addolorata a Col Ronch di Combai.
La serata inizierà alle 17 con l’evento culturale “Alberi e storie, Panevin di memorie”: una lettura scenica di Monica Stella e Stefania Mazzocut per raccontare l’eterno legame tra gli alberi e l’uomo, che sarà accompagnata dai canti della Corale InCantus di Miane.
Seguirà, alle 18, il momento clou della cerimonia di benedizione del fuoco e la partenza dei tedofori che, alle 20, accenderanno contemporaneamente 40 Panevin.
Le Pro loco aderenti a questa 27esima edizione sono Cison di Valmarino, Col San Martino, Colbertaldo, Combai, Corbanese, Farra di Soligo, Follina, Fontigo, Miane, Moriago della Battaglia, Mosnigo, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Pietro di Feletto, Sernaglia della Battaglia, Soligo, Tarzo, Tovena, Valmareno e Vidor.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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