Castagne e castanicoltori: presto in Parlamento una legge per salvaguardarli. Colmellere: “Bisogna tutelare il marrone di Combai”

Castagne, regine d’autunno

Mercoledì in VII Commissione alla Camera l’onorevole Angela Colmellere, parlamentare di Miane, è stata relatrice del progetto di legge “Norme per favorire interventi di recupero, manutenzione e salvaguardia dei castagneti e per il sostegno e la promozione del settore castanicolo nazionale e della filiera produttiva”.

Un progetto di legge molto importante in quanto è la prima volta che lo Stato decide di promuovere e di favorire interventi di recupero delle attività di coltivazione, di prevenzione dell’abbandono colturale, di manutenzione e salvaguardia dei castagneti da frutto e da legno nei territori collinari e montani a rischio di dissesto idrogeologico e di abbandono.

 Un progetto che mira inoltre a favorire interventi di sostegno e di promozione del settore castanicolo nazionale e della sua filiera produttiva, favorendo e sostenendo l’aggregazione dei produttori in forme associative e collettive. Realtà che si occupano di mantenere viva la tradizione della castanicoltura.

Un progetto che, chiaramente, mira a tutelare anche il territorio di origine della Colmellere e il suo prodotto principe: il marrone di Combai Igp, coltivato da Segusino a Cordignano e tutelato dall’associazione dei castanicoltori di Combai.

“Ho colto con grande entusiasmo questa proposta di legge anche se il progetto del gruppo Lega era più ambizioso – afferma Angela Colmellere -, è la prima volta che il Parlamento si occupa di disciplinare questa tradizione, un progetto di legge che mira a tutelare anche il nostro territorio e il suo prodotto, il marrone di Combai Igp, oltre ad altri aspetti di tutela ambientale come l’apicoltura. Un progetto di legge che mi vede coinvolta come membro della Commissione Istruzione perché si prevede di creare e promuovere appositi percorsi formativi per futuri esperti che promuoveranno anche turisticamente questa coltivazione”. 

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, potrà infatti creare percorsi formativi superiori delle materie tecniche legate al mondo della castanicoltura, specifici percorsi formativi nelle università pubbliche tramite corsi di laurea, dottorati di ricerca, master e corsi di formazione per la valorizzazione della storia e della cultura della castanicoltura in Italia, oltre a coinvolgere i centri di formazione professionale del legno e gli istituti superiori per la formazione delle professioni agricole in progetti pilota di valorizzazione della presenza del castagno nei relativi territori di appartenenza per migliorare la conoscenza di questa potenzialità da parte degli studenti, anche ai fini delle future scelte professionali. 

Questa proposta di legge è un ottimo punto di partenza – continua l’onorevole di Miane -, porterà tanti benefici a tutti i Comuni in cui si coltiva il nostro marrone di Combai ma noi della Lega vogliamo maggiori garanzie. Infatti nel futuro emendamento chiederò di rapportare l’entità dei finanziamenti alla pendenza del territorio dove vengono coltivati i castagni. Non è la stessa cosa coltivare in pianura e su terreni pendenti, lo sanno bene gli agricoltori delle nostre colline Patrimonio Unesco”.

“La pendenza di questi terreni è un fattore determinante – conclude Colmellere -, più sono pendenti più è difficile lavorarli, più aumenta il progressivo abbandono di questi luoghi e, quindi, di una tradizione molto antica. Per tali ragioni seguirò fino in fondo questo progetto di legge perché il nostro territorio, con le persone e le associazioni che vi operano da secoli, deve essere tutelato e difeso”.

(Foto: Pro Loco Combai).
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