Combai ha detto addio a Michele Pagos: “Un uomo legato alla vita che ci ha trasmesso i suoi valori”

Non mancava davvero nessuno oggi pomeriggio, sabato 7 aprile, a Combai di Miane per l’ultimo saluto a Michele Pagos, il poliedrico 53enne scomparso improvvisamente mercoledì scorso.

Un uomo che aveva dato tanto alla sua comunità, alla sua parrocchia, al suo paese. Ecco perché ognuno, con la sua commossa presenza o con un ricordo personale, ha voluto ricambiare Michele ed essere vicino alla sua famiglia in questo momento di dolore.

Il primo messaggio d’affetto è giunto dal parroco di Miane, don Maurizio Dassiè, durante l’omelia: “Oggi facciamo memoria di una vita, di una storia. Oggi, infatti, Michele ci consegna un libro di sole 53 pagine, in cui potremo trovare i suoi limiti e le sue fragilità ma anche i profondi valori della sua fede. È il più grande dono che potesse farci, un tesoro grande, bello e personale. Michele ha seguito pienamente il messaggio di Gesù: passare attraverso questa vita facendo del bene e praticando la giustizia verso sé stesso, i suoi cari e tutti noi. Era un uomo profondamente legato alla vita, ha sempre camminato per il suo paese in mezzo alla gente, trasmettendo i suoi valori con un sorriso semplice ed umile ma, soprattutto, con la grande forza della sua fede”.

Anche la Pro Loco di Combai, che aveva presieduto e di cui aveva fatto parte per tanti anni, ha voluto ricordare Michele: “Vogliamo ringraziarti per aver raccontato la storia del nostro paese nei tuoi libri, ricorrendo principalmente alle testimonianze delle persone che hanno vissuto la nostra Combai. Non potremo mia dimenticare quello che hai fatto per far conoscere il nostro paese, rimarrai per sempre una parte importante della nostra comunità”.
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Non poteva mancare il commosso saluto di Giovanni Follador, presidente dell’Unpli Veneto, amico di Pagos da oltre trent’anni: “Per me eri un punto di riferimento, una fucina inesauribile di idee e progetti, condivisi e discussi insieme, che cercavi di trasformare in realtà con grande passione e sacrificio. Tra noi c’è sempre stato un rapporto di grande stima ed amicizia, per questo avevamo tanti punti in comune: insieme abbiamo dato vita all’Unpli, eravamo uniti da un amore viscerale per Combai e per il volontariato. Il mio grazie arriva dalle Pro Loco del Quartier del Piave e della Vallata del Soligo, dalle Pro Loco trevigiane e venete, dalle migliaia di giovani volontari che hai formato in tutti questi anni. Mi mancherai molto, ci mancherai”.

Con grande coraggio anche le due figlie di Michele hanno voluto ringraziare il padre e tutti i presenti. Clara Pagos ha ricordato Michele con queste parole: “Faceva ogni cosa con il cuore e con una grande passione. Ognuno di noi dovrebbe prendere esempio da lui”.

Carico d’emozioni anche l’addio di Sofia: “Non ci sono molte cose da dire, voglio lasciarvi un solo messaggio: celebrate la vita, siate persone positive e traete insegnamento dalle sconfitte per rialzarvi con maggiore forza. Questo è il più importante messaggio che papà ha sempre trasmesso a tutti noi”.

Al termine della cerimonia, in un silenzio da brividi, il coro Monte Cimon ha dato l’ultimo saluto a Michele intonando la toccante canzone alpina “Signore delle cime”.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata). 
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