Pochi sanno che Miane custodisce opere d’arte di valore artistico inestimabile. Una di queste è la piccola chiesa di Vergoman, dedicata a Sant’Antonio Abate.
Un vero gioiello, restaurato con tanti sacrifici dei volontari del locale Comitato festeggiamenti, che contiene affreschi di enorme valore che risalgono al XIV secolo e che sono stati scoperti nel 2010.
Il problema è che la chiesa è quasi sempre chiusa perché il solo restauro degli affreschi, in base a quanto richiesto dalla Soprintendenza di Venezia, si aggira sui 150mila euro. Metterli poi in sicurezza e concludere una serie di altri lavori farebbe salire la cifra a 200mila euro.
Per il momento sono stati collocati dei plexiglas appositi per tutelarli ma di più di così non si può fare.Il Comitato festeggiamenti, presieduto oggi da Giulietta Bortolini e per anni da suo fratello Mario, attraverso la tradizionale sagra di Sant’Antoni, che si tiene nel borgo a gennaio, raccoglie fondi da anni per svolgere tali impegnativi lavori ma i soldi raccolti non bastano, per quanto i volontari si facciano in quattro da molto tempo e non c’è al momento modo di fare quanto richiesto da Venezia.
“E’ impossibile raccogliere tanti soldi – afferma la presidente Bortolini – La chiesa non può essere lasciata in quelle condizioni ma noi e la parrocchia non ce la faremo mai da soli, è una richiesta spropositata e la Soprintendenza non ha mai abbassato la cifra richiesta per svolgere i lavori. La situazione è delicata ma io mi sono intestardita e la voglio sistemare a tutti i costi perché quella sempre chiusa non è più la mia chiesa e, tralaltro, è stata “spogliata” dei suoi beni e la gente di Vergoman vuole vederla così com’era in passato”.
“Abbiamo perciò deciso di rivolgerci alle università e ad una banca locale particolarmente sensibile, ma comunque abbiamo bisogno di un enorme aiuto e chiediamo a chiunque di appoggiarci perché siamo dei volontari e non avremo mai i soldi richiesti – continua Bortolini – Negli scorsi anni abbiamo restaurato il portone d’ingresso, sono stati svolti a regola d’arte i lavori a struttura, tetto e pronao, prossimamente realizzeremo un totem per spiegare storia e interni della chiesa ai numerosi turisti, appassionati e fedeli di Sant’Antonio in arrivo che si lamentano, a ragione, di non poter visitare la chiesa. Entro la festa del 2024 il Comitato si impegnerà a sistemare l’altare e a riportare il confessionale“.
“Ho alle spalle tantissime persone, in particolare giovani, che sono molto sensibili e che tengono molto a valorizzare Vergoman – conclude Bortolini -. Nel mese di settembre rifaremo una fontana della frazione che è malmessa, l’intento è di dare valore alle bellezze del paese. Per quanto riguarda la chiesa, la mia idea è di aprirla anche una domenica sì e una no, per farla vedere a cittadini, turisti e appassionati, mi piange il cuore a vederla così”.
(Foto: per gentile concessione di Renato Sandel).
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