“Da Gigetto” non si spreca nulla, neanche la buccia: ecco la tartare di melanzane che piace a vegetariani e carnivori


Sono cinque i chilometri che separano Premaor da Miane: luoghi dove sorgono rispettivamente l’azienda agricola “Lemiliane” e il ristorante “Da Gigetto”. Chilometri che Marco, chef del ristorante, percorre quotidianamente per scegliere gli ortaggi con cui preparerà i suoi piatti nel corso della giornata: quella che tenta di portare avanti con quest’abitudine è un’etica sostenibile che ben si associa con la filosofia di rendere sinergici attività e comunità del territorio.

L’importanza di avere un produttore vicino al ristorante è principalmente quella di avere un prodotto sempre fresco, di avere un rapporto diretto con la terra che consente di conoscere sempre quello che offre in base alla stagione. Per Marco, “Lemiliane” è un luogo dove scegliersi di persona gli ortaggi, dove chiedere e ottenere consigli per avere la verdura giusta nel periodo giusto.

La strada, snodandosi tra vigneti e vecchi casolari, offre una vista mozzafiato, che a detta di Marco, gli serve anche da ispirazione per la creazione di nuovi piatti. È bello sapere, infatti, che è proprio lungo questa strada che Marco ha avuto l’idea di preparareuno dei piatti vegetali più richiesti del suo ristorante: la tartare di melanzane su una dadolata di pomodori e cetrioli.

La melanzana, una volta tagliata a cubetti, viene cotta sottovuoto a bassa temperatura: questo passaggio permette di mantenere intattetutte le proprietà organolettiche e la texture dell’ortaggio. Lo chef cerca di non sprecare nessuna parte dei prodotti che utilizza e questo gli permette anche di trovare delle ricette che non sempre si trovano nei libri di cucina: in questo caso la buccia della melanzana viene fritta, dando una nota croccante alla tartare vegetale, ma anche in altre combinazioni.

Si tratta di uno dei piatti che hanno apprezzare nel menù estivo del ristorante non solo i vegetariani, ma anche gli amanti della carne. “Mi sembra che la gente apprezzi la scelta di preparare un piatto a chilometri zero – spiega Marco – la freschezza dei prodotti utilizzati è molto importante per la riuscita di questo piatto e sono felice che i nostri clienti la capiscano“.

Anche se per un ristorante sarebbe pressoché impensabile procurarsi così ogni ingrediente, scegliere direttamente dalla terra i prodotti che fanno da protagonisti nei menù del ristorante Da Gigetto diventa il valore aggiunto che lo rende una meta apprezzata anche dai clienti più attenti alla qualità.

Dalla visita in cantina, al racconto di un piatto a partire letteralmente dalle radici, un semplice pranzo o cena può trasformarsi in un’esperienza, capace di essere tramandata e portare altri amanti del gusto.

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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