“Grave carenza idrica”, arrivano le ordinanze dei sindaci per limitare l’uso dell’acqua potabile. A Montebelluna pronte multe fino a 500 euro

Mercoledì e giovedì stop all’erogazione idrica in diverse vie comunali a Pieve di Soligo

Allerta siccità. Con una ordinanza sindacale emanata mercoledì 15 giugno, l’amministrazione di Montebelluna ha vietato su tutto il territorio comunale, fino a nuova disposizione, l’uso dell’acqua potabile per usi diversi da quello alimentare e igienico-sanitario.

E’ questo, in sintesi, il contenuto dell’ordinanza firmata dal sindaco Adalberto Bordin finalizzata a limitare l’uso indiscriminato di acqua dato il periodo di siccità che sta vivendo il territorio montebellunese, e sicuramente non solo.

L’ordinanza accoglie la richiesta di Alto Trevigiano Servizi che, in qualità di gestore del Servizio idrico integrato, ha manifestato ai Comuni soci la necessità di attuare provvedimenti di competenza finalizzati a limitare l’utilizzo dell’acqua potabile per scopi strettamente civili, al fine di preservare l’uso potabile dell’acqua fornita dalla rete acquedottistica gestita dalla Società e fronteggiare le potenziali criticità nella fornitura idrica.

“A causa delle persistenti sfavorevoli condizioni meteo e climatiche, caratterizzate da perdurante scarsità di precipitazioni, si sta verificando un’importante criticità idrica ed una rilevante riduzione dell’apporto idrico dalle sorgenti montane – precisa Bordin -. Questa preoccupante situazione può provocare gravi disagi e inconvenienti di natura igienico-sanitaria per la popolazione. Per questo, allo scopo di prevenire una più grave situazione di carenza della risorsa idrica, con questa ordinanza intendiamo sensibilizzare la cittadinanza ad intraprendere azioni di contenimento dei consumi e di razionalizzazione degli sprechi, prediligendo usi accorti, consapevoli e limitati della risorsa idrica orientati a soddisfare solo i concreti ed essenziali fabbisogni umani”.

Pertanto, fino alla revoca dell’ordinanza, tutti gli utenti del Servizio idrico integrato sono tenuti ad un uso estremamente accorto dell’acqua fornita dal pubblico acquedotto e ad impiegare l’acqua fornita dal pubblico acquedotto esclusivamente per gli usi alimentari ed igienico-sanitari.

E’ vietato inoltre impiegare acqua potabile fornita dall’acquedotto pubblico per attività non essenziali quali lavaggio di cortili e piazzali, lavaggio domestico di veicoli a motore, il riempimento di vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, innaffiare orti e giardini.

L’ordinanza invita inoltre tutti i cittadini ad adottare ogni utile accorgimento finalizzato al risparmio dell’acqua, come ad esempio riparare prontamente perdite, anche minime, da rubinetti, sciacquoni, eccetera; installare sui rubinetti dispositivi frangi getto che, mescolando l’acqua con l’aria, consentono di risparmiare risorsa idrica; impiegare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico.

L’inosservanza delle disposizioni è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.

Altri Comuni dell’Alta Marca hanno già adottato ordinanze o emanato avvisi che punisce gli sprechi d’acqua. Ieri giovedì, ad esempio, il neo rieletto sindaco di Segusino Gloria Paulon ha diffuso un avviso alla popolazione nel quale ricorda che, secondo quanto comunicato da Ats, “le recenti piogge non sono state sufficienti a ripristinare la grave carenza idrica” e che “pertanto si invita la popolazione a non utilizzare acqua potabile per lavare macchine, per annaffiare gli orti e per pulire cortili e piazzali”. Paulon si riserva “di adottare ulteriori provvedimenti, anche a carattere precettivo con relative sanzioni, qualora dovesse perdurare l’emergenza e fossero riscontrati utilizzi impropri dell’acqua”.

A Miane, invece, il sindaco Denny Buso ha firmato già il 7 giugno scorso un’ordinanza che dispone “con decorrenza immediata e fino al 31 agosto 2022 il divieto assoluto di utilizzo dell’acqua potabile, distribuita tramite il servizio acquedottistico comunale, per tutti gli usi non strettamente domestici, dalle ore 7.00 alle ore 22.00, tutti i giorni della settimana, salvo anticipata comunicazione di cessata emergenza”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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