“Impronta”: giovedì parte il percorso culturale nella Vallata tra Revine Lago e Miane

Un’iniziativa promossa dal Comitato Pro Loco Unpli Treviso con l’obiettivo di promuovere la cultura e la storia Vallata: “Impronta” prenderà il via giovedì 4 maggio con incontri, visite guidate, itinerari e menù per degustare i piatti tipici del territorio.

“Impronta: una parola che porta con sé molteplici significati – dichiara Giovanni Follador, presidente di Unpli Treviso -. Definisce la nostra identità come persone, è ciò che ci rende unici, ma al tempo stesso l’impronta è anche la traccia che lasciamo come esseri umani nel nostro territorio. Mi piace pensare alle nostre Pro Loco come custodi di queste impronte: di quel patrimonio materiale e immateriale fatto di luoghi, storie e persone che rappresenta e compone la nostra storia e il nostro DNA”.

“Ecco quindi che nasce questa iniziativa – prosegue Follador – che raccoglie una serie di appuntamenti dove cultura, enogastronomia e storia locale si intersecano e si fondono. Seguire questa impronta significa andare alla scoperta del territorio attraverso tre sensi: l’udito, grazie agli incontri con storici, autori e ricercatori; il gusto, con le serate enogastronomiche che ci permetteranno di fare un viaggio all’indietro nel tempo, a riscoprire profumi e sapori di epoche passate; infine la vista, attraverso le escursioni e passeggiate guidate nei luoghi più suggestivi della Vallata”.

“‘Non c’è segno, anche nel paesaggio, che non esprima qualcosa dell’uomo, della società in cui vive’, sosteneva il geografo Eugenio Turri. Ciò che vediamo, è il risultato di tale accumulo, sedimentazione o, con un gergo più prossimo alle archeologie, di stratificazione di tracce – dichiarano Marta Modolo e Lorenzo Fattorel, coordinatori dell’iniziativa -. La Vallata che si estende da Revine a Miane, con le sue sfumature, valori e la sua resilienza, rappresenta un’identità millenaria. Così l’impronta: definizione di un codice personale, imperfetto, casuale, che presenta interruzioni, capovolgimenti, incongruenze, in grado, come il paesaggio, di narrare storie fatte di fisicità, mobilità, sedentarietà, sfruttamento, offesa e difesa, in un dialogo continuo con la natura”.

“Nel suo mutarsi l’impronta racconta univocamente chi siamo, così come un paesaggio: espressione di un mondo preciso, composto da relazioni, che varia quantitativamente e qualitativamente da cultura a cultura – concludono Modolo e Fattorel citando poi nuovamente Turri – : ‘Però la coerenza non c’è sempre, esistono dei nodi d’incongruenza, simili a parole mai dette, segni dovuti agli influssi di altre culture, penetrate a rimuovere l’omogeneità e l’originaria coerenza della cultura locale, secondo processi violenti, non spontanei’. Questa iniziativa, cerca di mantenere viva la passione e l’attenzione attorno a questo fragile patrimonio comunitario, in un piccolo viaggio tra persone, luoghi, storie e leggende”.

Dal 4 al 25 maggio gli incontri all’oratorio dell’ex chiesa di San Giorgio

Giovedì 4 maggio, “I Comuni della Vallata dopo l’annessione all’Italia: popolazione e risorse” con Antonio Trampus. Nato a Trieste nel 1967, Trampus è professore ordinario di Storia moderna all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove è anche Direttore di Dipartimento. Ha pubblicato numerosi libri sulla storia della cultura europea in età moderna, sulle origini della massoneria (Laterza 2011), sull’idea di felicità (Laterza 2008, nuova edizione RizzoliRCS 2021), e su Giacomo Casanova. L’incontro si terrà nell’oratorio dell’ex chiesa di San Giorgio (via G. Marconi 24, località Lago di Revine-Lago) dalle 18.30 alle 19.30. L’ingresso è libero.

Giovedì 11 maggio, “Le donne della Serenissima” con Alessandro Marzo Magno. Veneziano di nascita e milanese per lavoro, Alessandro si è laureato in Storia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Giornalista, dopo essere stato per quasi dieci anni responsabile degli esteri del settimanale Diario, dirige il semestrale Ligabue Magazine e collabora con le pagine culturali del Gazzettino. Ha pubblicato una ventina di libri di argomento storico, tra i quali “Serenissime. Le donne illustri di Venezia dal Medioevo a oggi” (Biblioteca dell’Immagine, 2017). I libri più recenti sono: “La splendida. Venezia 1499-1509” (2019); “L’inventore di libri. Aldo Manuzio, Venezia e il suo tempo” (2020, tradotto in giapponese, portoghese e spagnolo) e “Venezia. Una storia di mare e di terra” (2022). L’incontro si terrà sempre all’oratorio dell’ex chiesa di San Giorgio (via G. Marconi 24, località Lago di Revine-Lago) dalle 18.30 alle 19.30. L’ingresso è libero.

Giovedì 18 maggio, “Essere donna nel paleolitico: ipotesi attraverso le testimonianze archeologiche” con Federica Fontana. Fontana è professoressa associata di Preistoria e Protostoria all’Università di Ferrara. I suoi principali ambiti di ricerca sono gli ultimi cacciatori-raccoglitori preistorici, e i loro adattamenti agli ambienti montani. Si occupa principalmente di tecnologia litica, ma i suoi studi riguardano anche le strategie insediative e gli aspetti funerari dei gruppi paleo-mesolitici. Coordina le ricerche in diversi siti tardo-paleolitici e mesolitici italiani, tra cui Riparo Tagliente (VR), Mondeval de Sora, Malga Staulanza e Prà Comun (Dolomiti Bellunesi) e Sorgenti del Sile (PD e TV). Inoltre, collabora in numerosi progetti di ricerca italiani e internazionali. L’incontro si terrà nell’oratorio dell’ex chiesa di San Giorgio (via G. Marconi 24, località Lago di Revine-Lago) dalle 18.30 alle 19.30. L’ingresso è libero.

Giovedì 25 maggio, “A passaggio per la Vallata medievale: tra oratori e chiese in compagnia dei santi” con Cristina Chiesura. Chiesura è storica dell’arte ed educatrice al patrimonio culturale. Lavora in special modo con l’arte sacra, nel contesto della Diocesi di Vittorio Veneto, ed in particolare all’interno della Vallata presso l’Abbazia di Santa Maria di Follina.  L’incontro si terrà nell’oratorio dell’ex chiesa di San Giorgio (via G. Marconi 24, località Lago di Revine-Lago) dalle 18.30 alle 19.30. L’ingresso è libero.

Ogni giovedì sera, nell’azienda agricola Ca’ Piadera in località Nogarolo di Tarzo, ci sarà un menù speciale. Per informazioni e prenotazioni, contattare il 0438 586768, l’e-mail: info@capiadera.com  o il sito www.capiadera.com.

Gli itinerari alla scoperta del territorio

Domenica 7 maggio, dalle ore 10 alle 12, “Tradizione agricola: il museo Ruralia e le amiche cantine Brandolini di Cison di Valmarino”. Accompagnamento a cura di UNPLI Treviso e ritrovo alle Case Marian (Piazza Girolamo Brandolini 6). Mentre, dalle 15 alle 17, “Paesaggi dell’acqua: la via dei mulini a Cison di Valmarino”. Accompagnamento a cura di UNPLI Treviso e ritrovo di fronte a Palazzo Casoni in Piazza Roma 1.

Domenica 14 maggio, dalle ore 10 alle 12,  “Entrando nell’oratorio di San Francesco da Paola a Revine Lago”. Accompagnamento a cura della Dott.ssa Emanuela Ruggio e ritrovo di fronte all’Oratorio (via San Francesco). Mentre dalle 15 alle 17 “Due passi tra arte e mestieri: la via dei murales a Colmaggiore di Tarzo”. Accompagnamento a cura della Pro Loco di Tarzo e ritrovo alla sede della Pro Loco (Via Cesare Battisti 11).

Domenica 21 maggio, dalle ore 10 alle 18, “Immersi nel passato con il living 2023”. Una giornata di rievocazioni a cura del Parco Archeologico Didattico del Livelet, in collaborazione con: Suliis As Torc, Gruppo folkloristico i Revinot, La Fara rievocazione longobarda. Maggiori informazioni, sulla pagina internet  www.parcolivelet.it  ed i profili social del Parco o contattando lo 0438 21230, l’e-mail: segreteria@parcolivelet.it .

Domenica 28 maggio, dalle ore 10 alle 12, “Tovena tra realtà e leggende: in centro con le illustrazioni di Beni Grava, il museo di arte sacra e la chiesa dei santi Simone e Giuda. Accompagnamento a cura del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche e ritrovo in Piazza della Vittoria. Mentre dalle 15 alle 17, “L’antica abbazia cistercense di Santa Maria di Follina. Accompagnamento a cura della Dott.ssa Cristina Chiesura e ritrovo di fronte all’Abbazia (via Pallade).

(Foto: archivio Qdpnews.it)
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