La 34^ edizione della Mostra del vino Verdiso ha abbassato il sipario ieri domenica 18 maggio.


“Sono state due settimane dense di eventi – afferma la presidente della Pro Loco di Combai Erika Follador – che come sempre hanno richiamato numerosi visitatori, attratti dal paesaggio e dalla amabile accoglienza dei nostri volontari e della popolazione. Ringrazio ancora le donne di Combai che hanno ideato e realizzato i fiori a maglia (vedi foto) che hanno abbellito i muri e gli scorci del paese. Naturalmente sono grata e orgogliosa della formidabile squadra della Pro Loco che non si è risparmiata, né in cucina né sotto il tendone, dove sono stati ospitate centinaia di persone a pranzo e a cena”.
Sabato sera, come vuole la tradizione, si è svolta la cerimonia di premiazione dei migliori Verdiso d’annata alla quale hanno preso parte il sindaco di Miane, Moreno Guizzo – nella duplice veste di produttore – e Giovanni Follador, presidente provinciale UNPLI e, ci ha tenuto a ricordare, presidente onorario della Pro Loco di Combai: “Quando abbiamo inaugurato la prima rassegna di è Verdiso nessuno avrebbe scommesso un soldo sulla sua longevità. Ci dicevano che non saremmo arrivati alla seconda edizione. E invece, eccoci alla trentaquattresima. Siamo stati mossi dal desiderio di mantenere in vita un vitigno antico e autoctono che altrimenti sarebbe stato soppiantato e dimenticato. È bello constatare, anche in forza dell’incremento del numero di espositori alla Mostra, che il Verdiso, pur restando un vino di nicchia, è vivo e apprezzato”.


La selezione dei migliori Verdiso d’annata è stata fatta da una commissione di Assoenologi. Quattro le aziende che sono state premiate con un’opera in legno di castagno realizzata dagli scultori Pietro Colmellere e Dario Bordin: Categoria Passito, Az. Agricola Toffoli; Categoria Spumante, Serre; Categoria Tranquillo, Colvendrà; Categoria Frizzante, Salatin.
A tutti i produttori che hanno esposto in Mostra sono stati consegnati attestati di partecipazione.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Adriana Rasera)
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