La premiazione del 19esimo concorso letterario che unisce i comuni di qua e di là delle Prealpi bellunesi e trevigiane anche, e soprattutto, quest’anno è stato un successo.
Ieri, sabato 3 ottobre, per la prima volta Miane ha ospitato uno degli eventi culturali più attesi nell’area della diocesi di Vittorio Veneto: il concorso “Raccontiamo la montagna delle Prealpi bellunesi e trevigiane”, rivolto alle scuole, ai ragazzi e agli adulti appassionati di scrittura in prosa e in poesia, coordinato dal settimanale L’Azione in collaborazione con ben 12 associazioni di volontariato.
Il comitato promotore, infatti, è composto dalle associazioni Cimbri del Cansiglio, La via dei Mulini di Cison di Valmarino e Molinetto della Croda di Refrontolo, dal Consorzio Pro Loco Sinistra Piave Valbelluna, dalle Pro Loco di Combai, Miane e Tovena, dal Gruppo Marciatori di Refrontolo e dai gruppi alpini di Refrontolo, Tovena, Lentiai, Mel e Trichiana.
L’edizione 2019, che aveva come tema le migrazioni, ha visto primeggiare la terza media dello scorso anno di Rua di Feletto. Per quanto riguarda i racconti, Nora Venturini ha vinto la categoria bambini con “Un viaggio verso un mondo nuovo”, Rebecca Giacomelli ha primeggiato tra i ragazzi con “Una storia lontana” e Alice Casagrande ha vinto tra gli adulti con il racconto “Mario l’emigrante”.
Leopoldo Pincin ha stupito ancora una volta nella sezione delle poesie in lingua italiana con “Sapore e umanità” e ha ricevuto una segnalazione con la sua poesia in dialetto veneto. Marcello Marzani ha invece vinto per il secondo anno consecutivo il premio speciale della giuria con il racconto “La scatola di tela”.
Una premiazione, quella di ieri, andata in scena con successo all’auditorium “Jean Antiga” di Miane che è stata impreziosita da un’ospite d’eccezione, la poliedrica Francesca Gallo.
Cantante lirica, musicista, costruttice di fisarmoniche, scrittrice e soprattutto custode della memoria popolare veneta e trevigiana, con la sua esibizione musicale alla portata di tutti ha emozionato il pubblico per la sua “sete” di curiosità che l’ha portato a viaggiare in tutto il mondo alla ricerca degli emigranti veneti e del preziosissimo patrimonio di canzoni e di storie di vita che senza l’importantissimo lavoro della Gallo rischiavano di essere perdute per sempre.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: L’Azione).
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