Miane, in consiglio comunale la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto: un gesto per onorare anche le vittime Covid

Ieri sera, mercoledì 9 dicembre, Miane ha fatto la storia con un gesto simbolico onorevole: il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta della maggioranza di attribuire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.

Si tratta di un’iniziativa che parte dall’associazione nazionale Piccoli Comuni d’Italia nel centenario dal viaggio e dalla traslazione della salma di un soldato ignoto deceduto durante la Grande Guerra e deposto all’Altare della Patria, a Roma.

Un’iniziativa che vuole rendere omaggio non solo alle vittime di tutte le guerre ma, con un parallelismo odierno, si vuole dare un forte messaggio di vicinanza alle vittime del Covid e al personale sanitario che ogni giorno lotta per combattere la diffusione del virus.

La storia del Milite Ignoto è ricca di importanti significati simbolici. Nel 1921 il Ministero della Guerra costituì una commissione a cui fu dato l’incarico di individuare 11 salme di soldati italiani non identificati, tra esse si sarebbe scelta quella da seppellire solennemente all’Altare della Patria.

Le undici salme furono scelte nell’ottobre 1921 nei cimiteri di guerra che si trovavano nelle zone dei combattimenti più cruenti: Rovereto, le Dolomiti, gli Altipiani, il monte Grappa e il Montello, il basso Piave, il Cadore, Gorizia, il basso Isonzo, il monte San Michele e Castagnevizza del Carso.

Le undici bare furono poi portate provvisoriamente nella chiesa di Santa Maria in Castello a Udine, per poi essere trasferite a Aquileia il 27 ottobre 1921. La scelta della salma fu affidata alla signora Maria Bergamas, madre di Antonio Bergamas, volontario irredentista di Gradisca d’Isonzo che aveva disertato dall’esercito austro-ungarico per aderire a quello italiano e che era morto in combattimento senza che il suo corpo fosse stato mai ritrovato.

Il viaggio in treno verso Roma della salma prescelta avvenne dal 29 ottobre al 2 novembre 1921 tra ali di folla silenziosa e rispettosa, che salutava la salma del Milite Ignoto come se fosse un familiare che avevano perso in guerra.

La mattina del 4 novembre 1921, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, la bara fu portata a spalla da dodici militari che erano stati insigniti di medaglia d’oro al valor militare e poi caricata su un affusto di cannone trainato da sei cavalli.

La salma fu quindi trasferita lungo le vie di Roma fino all’Altare della Patria, al Vittoriano, per la sepoltura solenne. Il servizio d’ordine della manifestazione fu espletato da ben 10 mila soldati e 2 mila carabinieri.

Un evento storico indimenticabile per l’Italia che il Comune di Miane, ieri sera, ha voluto simbolicamente ricordare ad imperitura memoria con la concessione della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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