Anche alla luce dello sciame sismico dello scorso fine settembre, con la scossa maggiore pari a 3.7 della scala Richter, il Comune di Miane oggi, giovedì 16 dicembre, ha compiuto un nuovo step verso la completa microzonazione sismica del territorio comunale.
Dopo i considerevoli studi dell’agosto 2020 (qui l’articolo) e l’installazione di un sismometro nella sede della Protezione civile in via Cal di Mezzo (qui l’articolo), dalle 8 alle 14 di oggi sono state svolte delle prove con georadar nelle vie Cal di Mezzo, Cavour (fino al civico 30), Fontanazze e Luigi Sturzo nel centro di Miane e in via Tito Livio a Combai, strade che sono state chiuse al traffico.
Il sindaco di Miane Denny Buso ha precisato: “Le prove con georadar di questa mattina sono la prosecuzione delle indagini che già avevamo avviato relative alle faglie presenti nel territorio comunale, che stiamo svolgendo (con Miane capofila) insieme ai comuni di Cison di Valmarino e Follina, in collaborazione con geologi e Università di Udine”.
Si tratta di un’attività convenzionata del Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali condotta da un team di geologi guidato dalla professoressa Eliana Poli.
Lo scorso agosto a Miane erano state effettuate delle indagini paleosismologiche mediante “trincee” profonde circa 3 metri, larghe 5 e lunghe dai 30 ai 40 metri, che vengono scavate in luoghi precedentemente individuati tramite analisi geoelettrica (come quella svolta questa mattina). Da tali siti erano stati prelevati dei campioni, poi datati con il Carbonio-14.
“Le chiusure stradali di oggi sono di brevissima durata e servono ad impedire che il transito interferisca con le rilevazioni del georadar” ha affermato il sindaco per tranquillizzare i propri cittadini, alcuni dei quali non informati dell’ordinanza emessa lo scorso 10 dicembre.
(Foto: INGV).
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