Miane, riapre oggi il santuario del Carmine: un sogno che si avvera dopo il restauro e la messa in sicurezza

Grande festa oggi, giovedì 16 luglio, a Miane: oggi si festeggia la solennità della Beata Vergine Maria del monte Carmelo ma, soprattutto, l’apertura del bicentenario santuario del Carmine dopo la conclusione di una cospicua parte dei lavori.

Con l’occasione, a seguito del restauro e della messa in sicurezza delle coperture, da oggi il noto santuario mariano che sorge a Visnà, a 500 metri di altitudine,  sarà accessibile per la preghiera personale, con la sola esclusione delle aree a cantiere, e sarà inoltre visibile il restauro della cupola e della lanterna.

Un sogno che diventa realtà dopo che alcuni anni fa era arrivata la “doccia fredda” dei 220 mila euro necessari al restauro strutturale dell’edificio sacro.

I cittadini di Miane, don Maurizio Dassiè e l’amministrazione comunale, invece di farsi prendere dallo sconforto, hanno dimostrato unione e determinazione avviando varie raccolte fondi per trovare i soldi per svolgere i lavori, oltre alle donazioni e al lavoro offerti dai privati.

Poi, nell’aprile 2019, è arrivato un cospicuo finanziamento di 100 mila euro concesso dal Ministero dei beni culturali grazie anche al prezioso contributo dell’onorevole Angela Colmellere, allora sindaco di Miane.

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La storia di questo santuario mariano ha radici lontane. Non si hanno infatti date precise, ma la costruzione della prima chiesetta va datata tra il Cinquecento e il Seicento e nel 1696 un documento ecclesiastico riporta per la prima volta l’esistenza del “Romitorio del Carmine” affidato alla custodia di un eremita.

L’attuale chiesa fu realizzata per volontà dei mianesi nel 1819 in una località da sempre devota alla Madonna, che aveva protetto il paese da una grave calamità. Il campanile invece risale al 1840 e la stessa chiesa originale subì, nel corso di quel secolo, due ampliamenti nel 1828 e nel 1896.

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All’interno del santuario si può ammirare un’umile e molto venerata statua lignea della Vergine, chiamata “la Madonna dei pastori”, della quale si narrano numerose leggende, anche se molto probabilmente la sua prima dimora fu l’altrettanto nota grotta del Landrel, il cui percorso turistico-religioso è stato inaugurato nell’agosto scorso
(vedi articolo).

La venerazione della Madonna custodita nella piccola chiesa di inizio Ottocento crebbe nel tempo, tanto che le esigenze di culto e di ricezione dei devoti portarono, nel 1913, a nuovi ed importanti lavori di ampliamento, con i quali la chiesa ha assunto le vesti solenni di un santuario mariano noto in tutta la Regione Veneto.

Oggi, giovedì 16 luglio, la magia e la ritualità secolare di quel luogo riprendono nuova vita per dare speranza a chi in questi mesi l’ha perduta e forza rigenerante a chi ogni giorno affronta le sfide della vita senza abbattersi.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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