Miane riavvolge il nastro della storia e ritorna per due giorni all’alto Medioevo: ieri la celebrazione dello Yule per un propizio solstizio d’inverno

Ieri, sabato 18 dicembre, per la prima volta nella storia sono arrivati a Miane i Norreni. Un ritorno al passato medievale possibile grazie ad un particolare weekend di rievocazione storica al centro polifunzionale di via Cal di Mezzo.

Miane ai tempi della Pieve di Santa Maria (VIII-IX secolo) rappresentava uno snodo viario importante del territorio. Ecco perché in una gelida notte d’inverno, in una data imprecisata di quei tempi lontani, un gruppo di mercanti e mercenari di origine norrena, in viaggio lungo la penisola italica, si è accampato a Miane e ha approfittato della sicurezza data da questo luogo e dalla buona cucina dei residenti per celebrare Yule.

Gli organizzatori dell’evento sono la Compagnia delle Lame Nere e la Pro Loco di Miane, che insieme ad un gruppo trentino di rievocatori sono i protagonisti dell’evento Yule Mianensis, ossia la celebrazione del solstizio d’inverno avvenuta ieri sera dopo una succulenta cena medievale preparata dallo chef della Pro Loco.

Una serata culinaria ben curata, nel rispetto della cucina dell’epoca, che ha proposto un menù a base di crostini di pane, zuppa di legumi e cereali, spezzatino di cervo con erbe cotte, il dolce medievale veneto Zonclada, vino rosso, bianco e acqua a volontà, costantemente serviti ai commensali da un esperto oste della Pro Loco mianese.

Durante il banchetto c’è stato spazio anche per degli emozionanti duelli con spade storiche e per degli intermezzi musicali suonati da una giovane attraverso uno strumento d’epoca che è la fedele riproduzione di uno ritrovato, perfettamente conservato, in Germania.

L’alto medioevo veneto è un periodo storico sempre poco approfondito – ha affermato ieri sera Francesco Masiero, presidente “Compagnia delle Lame Nere” -, cogliendo l’occasione del solstizio d’inverno, la storia alto medievale di Miane, la bellissima cornice naturalistica e l’appoggio della Pro loco di Miane è nata l’idea da parte della “La Compagnia delle Lame Nere” dell’evento “Yule Mianensis”.

La celebrazione dello Yule intorno al fuoco

“La scelta della data va a ritrovarsi nella celebrazione dello Yule, il festeggiamento del solstizio d’inverno, festività di origine pagana ancora viva nell’alto medioevo nonostante la cristianizzazione – precisa Masiero -, ancora oggi non sparita del tutto ma assorbita dal nostro Natale (l’albero di Natale, l’agrifoglio e il vischio sono tutti simboli di Yule poi confluiti nel nostro Natale)”.

Una celebrazione attorno al fuoco per ritrovarsi, essere uniti e solidali, lasciandosi alle spalle ciò che di bello e di brutto è avvenuto nell’anno che sta volgendo alla conclusione, e augurandosi reciprocamente un 2022 ricco di speranza e felicità.

Oggi, domenica 19 dicembre, la manifestazione “Yule Mianensis – Festa del corvo” volgerà al termine con nuovi giochi, rievocazioni di vita quotidiana e duelli all’ultima stoccata.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – Pro Loco Miane).
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