Si amplia il movimento “Marcia Stop Pesticidi”, il gruppo ambientalista che da anni si batte contro l’uso indiscriminato pesticidi in agricoltura e l’impianto di nuovi vigneti soprattutto in aree ritenute critiche.
E’ di questi giorni la notizia della costituzione del Gruppo di Miane, nato sull’onda della protesta per l’impianto di un nuovo vigneto nella collina di via Rive a Premaor a ridosso di un gruppo di case e per l’uso di pesticidi nella piana e sulle colline di Premaor e Campea.
Il nuovo Gruppo si rende subito attivo con la segnalazione delle criticità che si sono venute a creare con le piogge di questi giorni e lo fa con un comunicato che pubblichiamo integralmente:
“Il movimento Marcia Stop Pesticidi nel suo gruppo locale di Miane segnala come siano bastate poche ore di pioggia a far venire alla luce le criticità di due dei nuovi vigneti in fase di realizzazione in comune di Miane. Il grande vigneto in via Tenade, che già aveva dato luogo a episodi di smottamenti questa estate, ha prodotto dilavamenti di fango abbondanti e ristagni di acqua che hanno reso difficilmente transitabile la strada delle Tenade per la considerevole quantità di terra scesa sulla carreggiata. Nel fare un sopralluogo con la loro auto i cittadini testimoniano di aver rischiato di rimanere impantanati per lo strato di vari centimetri di fango depositatosi sulla strada. Dalla collina in via Rive a Premaor, dove quest’estate in una decina di giorni sono stati tagliati 8000 metri quadri di bosco per realizzare un nuovo vigneto, sono scesi stanotte terra, sassi e detriti che hanno coperto parte della strada per arrivare fino ai cancelli delle abitazioni sottostanti e agli ingressi dei cortili. Il sistema di scarico delle acque e la tenuta del terreno sono stati messi in crisi da una pioggia battente di breve durata. Qui non si tratta di un vigneto isolato tra le “rive” ma di un’opera realizzata in pieno centro abitato. Cosa succederà con i fenomeni piovosi più cospicui tipici della stagione autunnale che sta per iniziare? Ricordiamo che sotto questa collina dalle forti pendenze (a circa 5 metri di distanza e 4 metri più in basso) sorgono quattro case a schiera, i cui abitanti hanno già comunicato in maniera formale al sindaco di Miane le loro grandi preoccupazioni per la tenuta del terreno e il rischio idrogeologico, oltre che per le derive dei pesticidi in caso di realizzazione del vigneto. Le quattro famiglie hanno raccontato più volte pubblicamente a giornali e tv le loro preoccupazioni. Il primo agosto scorso in particolare hanno organizzato un corteo in collaborazione con il movimento Marcia Stop Pesticidi, che ha radunato circa 400 persone, corteo che ha manifestando un’attenzione e una solidarietà vivissime degli abitanti del territorio per il loro caso e in generale per il tema degli impianti di nuovi vigneti in prossimità dei centri abitati e del taglio sempre più frequente dei boschi per far posto ai filari. Ci attendiamo che le autorità comunali e gli enti preposti a garantire la sicurezza e la salute pubbliche prendano consapevolezza dei rischi che stanno correndo il territorio e i suoi abitanti. Non è possibile continuare a impiantare nuovi vigneti ovunque, anche nei centri abitati, sacrificando boschi e prati, in spregio alla biodiversità, e mettendo a rischio la sicurezza e la salute delle persone”.
Gruppo di Miane – Comitato Marcia Stop Pesticidi
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Comitato “Marcia Stop Pesticidi”).
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