Nel bosco di Combai spunta un drago: spettacolare l’ultima installazione di BoscAR-T

L’edizione degli Ottant’anni della Festa dei Marroni IGP si è chiusa ieri, domenica 3 novembre, dopo un mese di eventi che hanno richiamato a Combai quasi 70 mila visitatori: “Un successo che è andato ben oltre le più rosee aspettative” secondo la presidente della Pro Loco Maria Vittoria Moro.

Quattro fine settimana densi di appuntamenti per tutta la famiglia: dalle Fantastica via ai laboratori per bambini, dalle degustazioni dei piatti della tradizione a base di marroni, alle passeggiate guidate nel bosco, fino al gran finale con BoscART. Nella quarta edizione, dopo il Gallo gigante, il Biss Badaliss e il Mazarol, in località Pardolin, sulla parte più elevata del bosco di Calpiana, ha fatto la sua comparsa il Drago di Moncader.

L’opera, realizzata in tre giornate di lavoro dagli scultori Pietro Colmellere, Dario Bordin e Alberto Boschetti, rappresenta una figura leggendaria, tratta dalle storie della tradizione popolare, infarcita di dettagli fantastici che fanno leva sui ricordi d’infanzia dei vecchi abitanti della zona. Il Drago di Moncader, una creatura forte e dall’aspetto terrificante, era solito apparire nelle notti senza luna; lo si notava da lontano per i suoi spaventosi occhi di fuoco e per la sua imponente stazza, visto che – si dice – poggiava una zampa sul colle Moncader a Combai e l’altra a Guia di Valdobbiadene.

“È stato molto interessante creare il Drago e far rivivere la leggenda – spiega Pietro Colmellere, artista del legno e ideatore di BoscAR-T – perché significa dare nuova linfa alla nostra tradizione popolare e nello stesso tempo abbellire il bosco con installazioni coerenti e rispettose dell’ambiente. Perché il Drago? In un certo senso è stato il bosco a chiedercelo. Quando siamo andati a cercare il luogo adatto per l’opera della quarta edizione, ci siamo imbattuti in un pezzo di legno che aveva in sé qualcosa che evocava la favola. Insomma il Drago ci stava aspettando!”.

L’opera è spettacolare, a partire dalle sue dimensioni – tre metri e mezzo di altezza e cinque di apertura alare – per non dire della sua collocazione, sulla cima del bosco. Il Drago di Moncader, realizzato con legna di risulta della pulizia del bosco, è l’ultima tappa in salita e si aggiunge alle tre opere già presenti nel percorso di BoscART: “Il prossimo anno – anticipa Pietro Colmellere – scenderemo e torneremo verso Borgo Colmellere, dove probabilmente ci lasceremo ispirare dall’acqua”. BoscART ha creato un inedito e straordinario percorso d’arte nel bosco, che già nella serata di venerdì 1° novembre scorso (mancava naturalmente il Drago) un centinaio di visitatori hanno potuto ammirare. È stata infatti un successo la Spettacoli del Mistero, passeggiata notturna, di circa tre chilometri, tra i personaggi di BoscART illuminati ad arte e resi ancora più suggestivi da letture e musiche.

A riflettori spenti, la Pro Loco traccia un bilancio: “Un’edizione emozionante – afferma Maria Vittoria Moro – per l’affluenza di visitatori, che anche in questa edizione sono stati numerosissimi e che hanno affollato le vie, il bosco e il tendone delle feste. È stata un’edizione speciale per gli ottant’anni della Festa, che abbiamo celebrato anche con un interessante convegno, e per i confetti d’argento del Simposio di scultura che ci ha regalato una splendida installazione celebrativa. Un grazie sentito va ai volontari della Pro Loco che hanno lavorato senza sosta con l’unico scopo di fare dell’evento di Combai un’esperienza unica”.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Festa dei Marroni di Combai)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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