Presentato il nuovo volto del Santuario del Carmine: l’unione della comunità vince sulle difficoltà

Sabato scorso, 25 luglio, la parrocchia di Miane ha accolto la cittadinanza, e non solo, nel Santuario del Carmine dopo un anno e mezzo dalla chiusura per inagibilità strutturale (era il gennaio 2019), con l’obiettivo di illustrare i lavori conclusi, quelli in corso e quelli da svolgere.

Focus della serata, oltre a far capire ai presenti l’importanza dell’intervento di restauro e messa in sicurezza delle coperture, è stato ringraziare ancora una volta coloro che hanno risposto all’appello di don Maurizio Dassiè perchè molto legati ad un luogo sacro che, dal 1819, protegge Miane e tutta la Vallata.

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Ad esporre ai presenti i lavori finora svolti sono stati l’architetto Marco Merello e l’ingegner Stefano Lucchetta.

Da giovedì 16 luglio il noto santuario mariano che sorge a Visnà, a 500 metri di altitudine, è accessibile per la preghiera personale e per apprezzare il restauro della cupola e della lanterna.

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Visto che c’è ancora disponibilità economica gli interventi non finiscono qui. La parrocchia ha infatti intenzione di completare almeno il restauro di tutte le coperture, anche quelle del corpo di fabbrica che comprende la foresteria e la sacrestia e, se le entrate lo consentiranno, operare anche la messa in sicurezza del solaio della foresteria, dove i sondaggi hanno evidenziato numerose criticità.

L’obiettivo è intervenire per conservare ma anche per consentire l’uso di tutti gli ambienti, un po’ come avveniva con i campi scuola degli anni Cinquanta e Sessanta.

(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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