Avere una casa in montagna dove passare il tempo libero e i week-end all’aria aperta, dove poter gustare un bicchiere di vino in amicizia, è il sogno di molti abitanti della Vallata del Soligo e del Quartier del Piave, e anche di molti “cittadini” che hanno scelto le Prealpi Trevigiane proprio per questo motivo.
Ma c’è una controindicazione a questa ricetta di felicità, gli atti vandalici. Nella giornata tra mercoledì e giovedì scorsi, ben nove case di montagna sono state scassinate, con porte sfondate, infisse rovinati e pure pali divelti (nelle foto). Il luogo preso di mira dai vandali è il territorio che corre lungo strada del bosco del Madean, quella che collega il ristorante da Curzio, nel Comune di Valdobbiadene, al rifugio Posa Puner, nel Comune di Miane.
A lanciare un vero e proprio sos è Michele Pagos, proprietario di una “casera” nella zona e che ha subito gli atti vandalici. Pagos non è l’unico, visto che anche le case di Giuseppe “Gustinetto” Buogo, Gianmario Colmellere, Antonio Mellere, Pierfranco Colmellere, Vittorina Tonet e di altri proprietari sono state razziate.
E’ lo stesso Pagos a fornire i nome delle altre “vittime”, allo scopo di rendere la portata del fenomeno. “In una trentina d’anni ho subito trentacinque colpi, tra scassinamenti e atti vandalici, più di uno all’anno, la misura è colma”.
Dalle parole di Pagos emerge la rabbia e lo scoramento per questa situazione: “Non possiamo subire passivamente, bisogna aumentare la vigilanza. Non essendoci corrente elettrica non possiamo nemmeno montare sistemi di allarme a difesa delle nostre proprietà”.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Michele Pagos).
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