110mila euro per potenziare gli asili nido, Bordin: “Un aiuto concreto alle famiglie”

110mila euro per potenziare gli asili nido

Sono circa 23mila euro i fondi stanziati dal Comune di Montebelluna e coperti da fondi ministeriali finalizzati a potenziare il servizio di asilo nido. Un importo che il Comune di Montebelluna redistribuirà attraverso il bando destinato ai residenti che iscrivono i propri figli alle strutture private.

Si tratta di una somma ottenuta dal Comune nell’ambito del Fondo di solidarietà comunale pensato per aggiungere e mantenere il L.E.P. (Livello essenziale delle prestazioni) incrementando la percentuale dei posti nei servizi educativi per l’infanzia rivolti ai bambini di età compresa tra 3 e 36 mesi.

Una soglia calcolata sulla base dei dati Istat del 2018 e in base alla quale, per Montebelluna, a fronte di 61 posti disponibili nell’asilo comunale (oggi sold out), si devono raggiungere entro l’anno – tra posti pubblici e privati “equiparati” – 74 posti.

Un risultato che la giunta comunale ha scelto di raggiungere utilizzando per questo primo anno i contributi statali in modo da agevolare le famiglie residenti che scelgono di iscrivere i propri figli ad un nido privato o micro nido o ancora alle sezioni primavera, o agli spazi gioco (anche extra Comune), sostenendo la tariffa spesa per la parte eccedente la tariffa del nido comunale montebellunese.

“A fronte delle 55 domande – di cui 4 non accolte per mancanza dei requisiti previsti e 19 non finanziabili, saranno erogati contributi destinati a 32 famiglie che otterranno un contributo per pagare le rette variabile da un minimo di 36 euro ad un massimo di 1.950 euro con una media di 740 euro”, spiega l’assessore al sociale Maria Bortoletto. A questi fondi si aggiungono 87mila euro circa di fondi regionali del programma regionale 0-6.

“Si tratta di 87.668,69 euro che arrivano all’amministrazione comunale attraverso il Piano di azione pluriennale 2021-25 per il sistema integrato di educazione ed istruzione per i bambini di età compresa tra 0 e 6 anni della Regione del Veneto a sua volta alimentato Fondo nazionale per il sistema integrato Zerosei – precisa l’assessore all’Istruzione, Debora Varaschin – Fondi che saranno impiegati per le spese di gestione, le spese per gli insegnanti di sostegno e le spese per la formazione e i coordinamenti pedagogici dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia paritarie”.

Le risorse andranno a beneficio delle seguenti nove strutture del territorio: Asilo nido Amorino, Nido integrato Le Gemme, Scuola Azzurra Happy Children, Scuola d’infanzia Casa dei bambini, Scuola d’infanzia Caonada, Scuola d’infanzia Don Bosco, Scuola d’infanzia Giardino d’infanzia, Scuola dell’infanzia materna San Gaetano e della Scuola dell’infanzia P. Bertolini.  

“Con questi due contributi per un importo complessivo di 110mila euro circa diamo un aiuto concreto alle famiglie a quelle strutture che si occupano di una delle fasce di età più delicata, quella tra gli 0 ed i sei anni, perché gestire figli piccoli rappresenta sempre più un bisogno prioritario per quelle famiglie che necessitano di un supporto nell’accudimento dei figli – commenta il sindaco Adalberto BordinEntrambi i contributi favoriscono inoltre le strutture private che completano l’offerta risultando così complementari rispetto alle strutture pubbliche che altrimenti risulterebbero insufficienti a coprire il numero di posti necessari”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati