Domani si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, infatti, ieri mattina è stata posizionata all’ingresso della Biblioteca di Montebelluna una “Panchina rossa” come simbolo di tale evento.
Si tratta di una iniziativa proposta dal Lions Club Montebelluna alla Scuola Media Papa Giovanni XXIII; progeeto che è stato accolto con favore dalla preside Santa Ajello. L’obiettivo dell’opera era quello di sensibilizzare gli adolescenti alla cultura del rispetto dell’altro e contro la violenza di genere.
La panchina, donata dal Lions alla scuola, è stata dipinta da alcune classi guidate dalle insegnanti di arte Beraldo e Silvia Comazzetto.
“La panchina rossa – dice l’assessore comunale Maria Bertolotto (nella foto), ex presidente Lions promotrice dell’iniziativa -, in questa settimana dedicata a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne, sarà posizionata successivamente anche al Museo e al MeVe”.
Un’altra panchina sarà posizionata anche domani pomeriggio, alle 14.30, in centro a Montebelluna in piazza Dall’Armi. Un altro gesto simbolico, ma ricco di significati, che sottolinea la posizione dell’amministrazione comunale montebellunese che, in più occasioni, anche in passato, con iniziative di vario genere, ha voluto esprimere.
“Quest’anno, fino ad oggi in Italia, ci sono stati 60 femminicidi – spiega Antonio Romeo, assessore alle Pari opportunità e co-fondatore di “Cambiamento Maschile”, spazio di ascolto per uomini maltrattanti -. I nomi delle donne uccise sono su internet ma loro non ci sono più. Avrebbero voluto festeggiare il Natale, non importa se in zona gialla, arancione o rossa: il pranzo in famiglia, una fetta di panettone, lo spumante. Non è possibile: per loro non ci sarà mai più Natale. Maledetto virus! No, non mi riferisco al Covid-19, ma alla ‘violenza maschile’, usata nella maggior parte dei casi da mariti, ex partner, fidanzati, amanti, conoscenti, ‘uomini normali’.
“È per questo che domani a Montebelluna, installeremo una panchina rossa, in ricordo del sangue versato da queste donne a causa dell’ignoranza, della paura, del possesso, del controllo della gelosia, della fragilità del loro ‘principe azzurro’ che diceva loro ‘Le donne non si picchiano neanche con un fiore’ e che ogni 8 marzo portava a casa le mimose”.
La cerimonia avverrà nella piazza principale del comune, alla presenza del sindaco Elzo Severin e dell’assessore Antonio Romeo, senza pubblico per evitare assembramento.
“Il pensiero – conclude Antonio Romeo – va anche a tutte le altre donne che ogni giorno subiscono offese, maltrattamenti, violenza fisica, psicologica e sessuale dall’unica persona al mondo da cui non se lo sarebbero aspettato. Chi e come può cancellare questa strage che è iniziata migliaia di anni fa? Certamente aiuta l’impegno di tutti ma decisiva c’è solo una cosa: che noi maschi desideriamo e ci impegniamo a cambiare”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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