Amnesty International di Montebelluna ha dedicato ieri, mercoledì 16 giugno, un flash-mob a Patrick Zaki, in occasione del suo 30esimo compleanno, il secondo passato in carcere.
Lo studente dell’Università di Bologna, ricercatore e attivista per i diritti umani, è rinchiuso nelle prigioni egiziane ormai da oltre 460 giorni.
Era stato arrestato all’aeroporto del Cairo il 7 febbraio 2020 con l’accusa di “propaganda sovversiva e istigazione al terrorismo”, quando era rientrato in Egitto per andare a trovare i genitori e la sorella Marise.
Gli investigatori egiziani hanno giustificato il suo arresto per alcuni post apparsi sui social che i legali di Patrick definiscono falsi.
Il flash-mob di Amnesty si è svolto nel tardo pomeriggio di ieri davanti al municipio di Montebelluna, in piazza Dall’Armi.
“Da oggi, ogni due settimane – ci spiega Michele Graziottin, referente di Amnesty a Montebelluna – saremo qui, dalle 18,30 alle 19, per ricordare che Patrick è in carcere e lo faremo finché non sarà liberato”.
I sostenitori di Amnesty si ritroveranno ogni venerdì pomeriggio, a partire dal 2 luglio.
“Vogliamo mantenere alta l’attenzione sul caso di Patrick – ha aggiunto Graziottin -, lo studente di Bologna arrestato a nostro avviso ingiustamente per terrorismo mentre rientrava in Egitto per andare a trovare la famiglia. È importante che l’Italia lo supporti e faccia pressioni affinché venga liberato. Simili manifestazioni si svolgono anche in altri Comuni del Trevigiano”.
Alla manifestazione in piazza Dall’Armi erano presenti anche i consiglieri comunali Davide Quaggiotto e Loreno Miotto.
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