“Chi troppo e chi troppo poco” sembrano dire i parroci delle chiese grandi italiane che hanno tentato di ottenere dal Governo di poter far affluire più persone alle celebrazioni eucaristiche.
Dalle pericolose movide ai grandi luoghi di culto semideserti: come è noto, dal 18 maggio 2020 i fedeli possono tornare a seguire le messe, ma il decreto del Governo ha posto un tetto massimo di 200 persone.
Il problema è emerso anche a Montebelluna, dove il duomo può contenere molte più persone di quelle concesse per decreto.
Il parroco, monsignor Antonio Genovese, è tra quelli che si sono fatti portavoce della richiesta di rivedere le norme presso il Governo: “Abbiamo chiesto di poter ospitare più persone ma dal Ministero degli Interni è arrivato il diniego. Ho fatto fare i calcoli da un ingegnere per quanto riguarda la capienza, tenendo conto di ogni misura di sicurezza, a partire dal distanziamento. Ebbene, è emerso che il duomo di Montebelluna può accogliere 840 persone. Lunedì scorso, alla prima messa dopo la chiusura, c’erano almeno 120 persone”.
“È stato emozionante vedere così tanta gente durante una messa feriale, mi sono commosso. In base a quale criterio domenica prossima alla messa grande potrò decidere chi entra e chi sta fuori? Ricordo ai fedeli le indicazioni sanitarie: mascherina, guanti o disinfettante all’ingresso, distanza in chiesa, distanza andando alla Comunione e in entrata e uscita dalla chiesa” – conclude il parroco Genovese.
Così, dopo il “no” da Roma, don Antonio Genovese ha deciso di proseguire anche con la messa in streaming e diretta Facebook, alle 9,30 di domenica.
Domenica 24, festa dell’Ascensione del Signore, la messa si terrà anche a Santa Maria in Colle alle 10,30. Gli orari delle messe in duomo saranno: sabato alle 8 e alle 18,30; domenica alle 7- 8-9.30-11 e 18.30.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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