Anche il dramma di Mattia Battistetti alla manifestazione nazionale degli edili. La lettera di mamma Monica: “Urlo il mio dolore, basta parole!”

Il 2021 sta diventando uno degli anni più drammatici per il mondo del lavoro, dove si sono contati (dati Inail) 772 morti nei primi otto mesi dell’anno.

Sabato 13 novembre in Piazza Santi Apostoli a Roma si è svolta una manifestazione nazionale degli edili indetta dalle sigle sindacali del settore alla presenza anche dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil.

È stata ribadita la richiesta al Governo di provvedimenti rapidi e drastici in grado di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, chiedendo la rapida approvazione di norme come la patente a punti per le aziende rispettose delle regole sulla sicurezza, l’introduzione nel Codice penale dell’aggravante per infortunio mortale sul lavoro.

Dopo il minuto di silenzio in onore di tutte le persone morte sul luogo di lavoro è stata letta dal palco la lettera scritta da Monica Michielin, la mamma di Mattia Battistetti, il giovane di 23 anni morto in un cantiere edile a Montebelluna lo scorso 29 aprile (vedi articolo).

Questo è il testo integrale: “Sono Monica Michielin, mamma di Mattia Battistetti, deceduto lo scorso 29 aprile nel cantiere edile di Bordignon a Montebelluna a causa di un carico di 15 quintali di impalcature che si è sganciato da una gru in movimento.

Oggi, anche se non fisicamente, noi come famiglia siamo qui a fianco a voi sindacati e nel nostro piccolo cerchiamo di portare avanti questa battaglia. Io, qualche tempo fa, avevo inviato una lettera anche al Presidente della Repubblica Mattarella, al presidente del Consiglio Draghi e al Ministro Orlando per chiedere un loro aiuto concreto, ma solo il Presidente Mattarella ha avuto la sensibilità di rispondere e addirittura di contattarmi personalmente! Le indagini per trovare i responsabili della morte di mio figlio di 23 anni sono in corso, i tempi della giustizia sono lunghi, ma quello che a me interessa è che questi paghino (non in denaro, ci vuole qualcosa di più serio!!!) la loro negligenza.

Urlo il mio dolore anche a nome di tante altre mamme, tante altre mogli, tante altre famiglie come la nostra devastate dalla perdita di un loro caro, affinché le istituzioni facciano veramente qualcosa di concreto, non se ne può più di parole, parole, parole che volano nel vento come le ali spezzate di chi si è recato al lavoro senza fare più ritorno a casa!

Bene che si parli di norme, di corsi di formazione, di sicurezza ma i veri responsabili, i datori di lavoro che molte volte richiedono ai loro dipendenti un impegno disumano, devono essere puniti con pene severe e serie!

Basta statistiche, basta numeri, basta citare un luogo, una data, un incidente, un nome, una vita persa, una pagina di giornale da girare e dimenticare… è ora che chi ci governa e ha la  responsabilità di farlo per il posto che ricopre, faccia qualcosa di concreto per bloccare questa strage senza fine”.

(Foto: Famiglia Battistetti).
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