Area “La posta”. I Democratici per Montebelluna chiedono la convocazione della commissione urbanistica. Bordin: “Il progetto non langue nei cassetti”

I consiglieri comunali Davide Quaggiotto e Pietro Dal Zotto del gruppo Democratici per Montebelluna hanno chiesto la convocazione della commissione urbanistica per prendere visione e discutere del progetto di recupero dell’area “La posta”.

I membri della minoranza hanno evidenziato che la zona, che rappresenta uno dei punti nevralgici di Montebelluna, si trova in stato di abbandono e per questo meriterebbe una particolare attenzione da parte dell’amministrazione comunale.

“La riqualificazione delle aree abbandonate della città è una delle priorità che un’amministrazione di qualsiasi colore politico deve darsi – commentano i consiglieri – A Montebelluna c’è più di qualche buco nero. Una zona sulla quale intervenire è il complesso ‘La posta’, situato a ridosso di viale Matteotti e via Montello. Esiste un progetto di recupero che giace nei cassetti del Comune da tempo. Probabilmente è stato depositato un anno fa circa, o prima ancora”.

“Riteniamo che sia utile prenderne visione e discuterlo in commissione coinvolgendo ufficialmente i consiglieri comunali al fine di studiarlo e analizzarlo – continuano – Per questo motivo abbiamo presentato una richiesta di convocazione della commissione urbanistica che auspichiamo avvenga in tempi brevi. In presenza di progetti di questa natura, crediamo che sia sempre opportuno convocare le commissioni apposite per avviare il corretto iter istituzionale e quindi un dibattito chiaro e trasparente. In questo caso specifico non comprendiamo per quale motivo si tergiversi e quindi perché il progetto non sia mai stato presentato”.

Il sindaco Adalberto Bordin ha precisato che l’amministrazione comunale ha avuto un’interlocuzione con la proprietà del sito perché, considerando la centralità del luogo, c’è tutto l’interesse a valorizzarlo.

“Il progetto non langue nei cassetti – sottolinea il primo cittadino di Montebelluna – Quella zona è un ‘punto nero’ da circa 20-25 anni e non è certo l’amministrazione Bordin che tergiversa su questo aspetto. Il sito è centrale e il progetto di valorizzazione dovrà essere compatibile con il delicato impianto urbanistico del centro. Non ho dubbi che le cose andranno così. Io e la maggioranza non abbiamo problemi a convocare la commissione urbanistica”.

“È importante che i consiglieri di minoranza possano vedere il progetto – conclude -, così potranno contribuire a renderlo ancora più gradevole con le loro riflessioni. La speranza è che per una volta votino in modo conforme a quanto fanno in consiglio comunale perché, di solito, in commissione urbanistica votano a favore e poi in consiglio comunale si astengono. Nell’ultimo consiglio comunale è stato chiesto il motivo di questo atteggiamento e stiamo ancora aspettando una risposta”.

(Foto: Giulio Guarini).
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