Nei giorni scorsi è stato presentato lo studio di impatto ambientale di Hill Montello, il nuovo grande centro commerciale che sarà realizzato vicino all’uscita di Montebelluna della Pedemontana Veneta.
Sorgeranno ben 160 attività commerciali di vario genere. Soltanto il supermercato occuperà circa 4mila metri quadrati.
Due gli edifici che saranno costruiti, di complessivi 25mila metri quadrati. Ci saranno parcheggi, tra coperti ed esperti, per complessivi 2700 posti auto.
L’investimento complessivo della società costruttrice, la Ca.Bi., è di 2 milioni e mezzo di euro (900mila euro tra intervento ed esproprio).
Sono preventivati oltre un milione di clienti l’anno, sarà il più grande di tutta l’area veneta orientale, ben cinque rotatorie regoleranno il traffico d’accesso, due delle quali sono già state realizzate.
Ci sono 60 giorni di tempo per poter presentare alla Commissione Via le osservazioni al progetto, poi sarà presa una decisione.
Sulla megastruttura, di cui si parla almeno da dieci anni, continuano a piovere critiche. Ieri il consigliere regionale Andrea Zanoni (Pd) ha diffuso una nota in cui esprime il suo dissenso all’opera: “Un ulteriore consumo di suolo e un altro colpo per le piccole attività, quando abbiamo migliaia e migliaia di capannoni vuoti, 11mila in tutto il Veneto, aree industriali abbandonate che anziché recuperarle si continua a costruire e cementificare”.
Ma c’è anche il problema dell’impatto sul commercio locale: “La creazione di nuovi posti di lavoro – aggiunge Zanoni – comporta in realtà una perdita di occupazione ancor più marcata per gli esercizi di piccole e medie dimensioni, svuotando ulteriormente i centri cittadini. A Montebelluna in un anno hanno chiuso 25 attività e con la crisi conseguente al Covid difficilmente la situazione migliorerà nel breve periodo. Il commercio di vicinato rappresenta un presidio per far vivere città e paesi, dovremmo pensare a come tutelarlo anziché affossarlo definitivamente”.
E la preoccupazione per il commercio cittadino non è cosa da poco: “Certamente creerà ulteriori problemi – dichiara Enrico Santinon, presidente dell’associazione Mosaico che raccoglie decine di attività commerciali del centro storico -. Per il distretto di Montebelluna non so quanti benefici possa dare il nuovo centro commerciale e ce ne sono fin troppi nella zona. Alcuni di questi, lo vediamo, cominciano a anche a essere vuoti. Da parte nostra cercheremo di far sì che la gente rimanga nelle vie e nelle piazze, attraendo i clienti con varie iniziative”.
Un paio d’anni fa, in occasione dell’approvazione della variante che avrebbe consentito la realizzazione dell’opera, l’allora sindaco Marzio Favero aveva comunicato la disponibilità, da parte di Ca. Bi., di investire un ulteriore milione e mezzo di euro a favore del centro di Montebelluna. La convenzione prevede che tale spesa “avvenga in seguito al rilascio del permesso di costruire del centro commerciale”.
Buona parte dell’importo (440mila euro) era stato chiesto in forma patrimoniale, attraverso la cessione al Comune dell’area edificabile nel parcheggio Sansovino.
(Foto: Comune di Montebelluna).
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