Aumenta il costo dei buoni pasto per le scuole, i Democratici richiedono una commissione

Aumenta il costo dei buoni pasto per le scuole, i Democratici richiedono una commissione

Il gruppo di minoranza Democratici per Montebelluna ha richiesto una commissione e ha presentato una richiesta di accesso agli atti dopo la decisione dell’amministrazione comunale di aumentare e uniformare il costo dei buoni pasto per la scuole d’infanzia, per la primaria e per la secondaria.

“La tariffa – sottolinea in una nota il consigliere comunale Davide Quaggiotto – è stata fissata a 3,95 euro. Lo stesso importo è stato previsto per gli utenti di Casa Roncato e per chi usufruisce del servizio di ristorazione domiciliare. La motivazione addotta è stata l’inflazione. Le agevolazioni per chi è in difficoltà dal punto di vista economico sono state confermate”.

“La ricerca di risorse per far fronte all’aumento dei costi – conclude – è sempre una questione di scelte: non c’è mai un’unica strada. Aumentare le tariffe in questo momento non è un bel segnale per le famiglie. Abbiamo richiesto una commissione e presentato una richiesta di accesso agli atti”.

Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Adalberto Bordin, che ha voluto fornire il suo punto di vista sulla questione.

“L’ultimo adeguamento delle tariffe della mensa – spiega il primo cittadino di Montebelluna – risale a quasi venti anni fa, nel 2005, quando ad amministrare la città era la giunta Puppato. Voglio ricordare al Pd che non tutte le decisioni dell’amministrazione devono passare attraverso la minoranza. Questa è una di quelle”.

“L’operatività della giunta si basa sull’ordinamento dello Stato – continua -, sulle sue leggi e sui regolamenti che prevedono che questa sia una decisione di giunta che non prevede il coinvolgimento né del consiglio comunale né della minoranza, rispetto alla quale siamo comunque aperti per eventuali chiarimenti”.

“Resta il fatto – prosegue – che le motivazioni della scelta sono ben espresse nella delibera condivisa dalla giunta dopo un lungo approfondimento: si tratta di un adeguamento necessario per allineare, seppur parzialmente, le tariffe all’aumento Istat avvenuto in questi venti anni riconducibile al caro prezzi delle materie e degli alimenti che è sotto gli occhi di tutti”.

“Un adeguamento – conclude – che, comunque, mantiene le tariffe a carico delle famiglie tra le più basse della provincia e che non mette assolutamente in discussione il sistema di agevolazioni già collaudato e che prevede oltre 40 mila euro di contributi annui erogati dal Comune alle famiglie per questo servizio”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Andrea Berton).
(Articolo di proprietà di: Dplay Srl)
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