“Cerchiamo con determinazione un dialogo costruttivo”: il presidente del Calcio Montebelluna aperto al confronto con l’amministrazione Bordin

Continua il confronto in città sull’ipotesi di fusione del Calcio Montebelluna con il Treviso, un argomento che da diversi giorni preoccupa i montebellunesi che vogliono capire quale futuro attende la loro squadra.

Il sindaco Adalberto Bordin (a sinistra nella foto) ha risposto alla lettera aperta del presidente del Calcio Montebelluna, Alberto Catania (a destra), sottolineando che l’amministrazione comunale era rimasta un po’ confusa quando ha scoperto dai giornali che la proprietà del Calcio Treviso non era a conoscenza della trattativa avente ad oggetto il progetto di fusione tra Calcio Montebelluna e Calcio Treviso.

Abbiamo ritenuto necessario prendere una posizione chiara – commenta Bordin -, ovvero esprimere la nostra volontà di preservare tutte le attività e le associazioni sportive che operano nel territorio comunale, non solo per favorire l’attività motoria promossa dalle singole realtà, ma anche per garantire e sostenere la funzione sociale da loro praticata, specie tra le giovani generazioni. La volontà dell’amministrazione di mantenere il Calcio Montebelluna nella propria città di origine, ancorché non vincolante per il Calcio Montebelluna, rientra pertanto in questa logica”.

Il primo cittadino di Montebelluna, dopo aver ricordato che i contributi assegnati dal Comune al Calcio Montebelluna sono i più elevati tra quelli erogati alle associazioni sportive, ha parlato dell’imminente sostituzione della caldaia dello stadio, resa possibile con lo stanziamento di quasi 100 mila euro.

“Come è noto da tempo – continua Bordin -, le risorse sono purtroppo limitate e, per tale motivo, l’amministrazione deve compiere alcune scelte, come quella appunto di investire quasi 100 mila euro per sostituire una caldaia, proprio per permettere al Calcio Montebelluna di risparmiare sul gasolio, che in questo periodo ha subìto una impennata nei prezzi. Poiché è dovere di ogni amministrazione sostenere tutte le realtà associative, nel 2021, è stato pubblicato un bando di 300 mila euro a fondo perduto, attingendo dai fondi covid, specifico per le associazioni sportive che gestiscono impianti comunali”.

Il sindaco ha evidenziato che questo contributo, in base alle richieste e ai criteri prestabiliti, è stato destinato ad alcune associazioni sportive montebellunesi, escluso il Calcio Montebelluna poiché non ha partecipato al bando.

“Sempre nel corso del 2021 – conclude -, è purtroppo sfumata un’altra occasione: la proposta avanzata dal Calcio Montebelluna di sostenere il costo di realizzazione del campo in sintetico a sud, tramite l’utilizzo dello ‘sport bonus’ che garantiva e, garantisce tuttora, un notevole beneficio a livello di credito d’imposta alla società sportiva. Tale interlocuzione, proseguita per alcuni mesi, è sfumata perché la società sportiva ha ritenuto, per cause di forza maggiore, di non voler beneficiare dello ‘sport bonus’”.

Bordin ha evidenziato che il Calcio Montebelluna è parte integrante della città: per questo l’amministrazione mette a sua disposizione non solo l’impianto di via Biagi, ma anche il campo e gli spogliatoi di Guarda, erogando annualmente un contributo importante.

“Da anni oramai le amministrazioni che si sono succedute si sono dimenticate che a Montebelluna esiste anche il calcio, e che calcio – si legge in una nota social del presidente Catania – Non entro nel merito riguardo all’operato delle amministrazioni dell’ultimo decennio che hanno fatto altre scelte, ma il dato di fatto è che, aver dato priorità ad altro, ci ha portati oggi ad una situazione difficilmente sostenibile riguardo alle strutture essenziali (campi e spogliatoi) dello stadio di via Biagi, costringendoci a rivolgerci altrove per poter continuare a dare un buon servizio ai nostri tesserati”.

“La responsabilità di ovviare a questa situazione – continua -, seppur ereditata, ricade comunque sull’attuale amministrazione delle cui scelte non dovrà dare conto alla Società Prodeco Calcio Montebelluna, ci mancherebbe, ma all’intera comunità montebellunese che ha espresso grande attaccamento per la storica Calcio Montebelluna così come ha fatto, con parole ferme e decise, la stessa amministrazione. Richiamo quindi l’amministrazione, ed in particolare il sindaco Adalberto Bordin, ad assumersi tale responsabilità”.

Catania ha sottolineato che lo stanziamento di 90 mila euro per sostituire una caldaia con oltre quarant’anni di vita “è ben poca cosa rispetto alle attuali esigenze per rendere decorosa e sicura la struttura di via Biagi”.

“Comunque non è accettabile che si tenti di addossare responsabilità sull’inadeguatezza delle strutture di proprietà comunale a chi privatamente impegna proprie risorse economiche per dare continuità ad un servizio rivolto al pubblico – prosegue – E mi riferisco all’apertura nel 2019 su un eventuale nostro contributo per la realizzazione del campo in sintetico in sostituzione del campo in terra di via Biagi, usufruendo del Bonus Sport”.

Il presidente del Calcio Montebelluna ha detto che non si trattava di un contributo a fondo perduto, ma soltanto di agevolazioni fiscali per un importante impegno economico al quale la società non poteva dar corso.

“Non è per niente piacevole il tentativo di volerci fare passare per sprovveduti – continua – La mancata nostra partecipazione al bando da 300 mila euro del 2021 per le società sportive non è stata certo una disattenzione. Se non abbiamo partecipato è perché non avevamo i requisiti necessari per farlo, se non dichiarando cose non corrispondenti alla verità (il che non fa parte del nostro modo di operare!). In ogni caso si sarebbe trattato solo di un piccolo sostegno a copertura dei maggiori costi dovuti alla pandemia e non certo di un contributo per investimenti strutturali”.

“Ciò che ricerchiamo con determinazione è un dialogo costruttivo – conclude – Non vogliamo essere percepiti in contrapposizione o, peggio ancora, come un ostacolo per l’amministrazione comunale, vorremmo essere considerati un partner affidabile con cui perseguire uno scopo condiviso: il bene della Comunità”.

(Foto: Facebook e Qdpnews.it).
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