Chiude il Caffè Roma di Montebelluna per far spazio alla banca, da 117 anni punto di riferimento del centro storico

Lo storico caffè Roma di Montebelluna, fondato nel 1903, deve chiudere per fare spazio alla Banca Popolare di Verona che da tempo aveva la necessità di allargare i suoi spazi, già ricavati da una porzione, molto vasta, dello stesso locale che si affacciava su via Mazzini.

Un destino che lo accomuna a un altro storico locale, il Caffè del Teatro, che aveva ceduto il posto alla sede centrale di Veneto Banca. Una storia fatta di persone, famiglie, cultura e tradizione che viene in qualche modo cancellata e resterà solamente più nella memoria di qualcuno.

È il segno dei tempi, in cui la finanza si fa sempre più largo anche nelle piccole realtà locale, facendosi spazio anche al costo di relegare nell’oblio il passato, per un presente che non può guardarsi alle spalle.

Ben 117 anni di vita, raccontati nella bellissima opera di “Bepi” Giuseppe Filippin “Osterie e Ostesse – Cento anni di vita delle osterie montebellunesi” che racchiude tutte le osterie, bar, ristoranti ed esercizi pubblici in genere dall’inizio del secolo scorso ai giorni nostri, con oltre 800 fotografie.

“Fino agli Anni Venti – racconta Filippin – il Caffè Roma è stato di proprietà della famiglia Donadini di Crocetta, per poi essere ceduto a Luigi Panciera e la moglie Maria Bianchin. Lo affiancheranno poi i figli Nino, Giovanna e Lina che lo gestiranno fino al 2004, quando poi lascerà il posto alla banca, sarà molto ridimensionato e avrà l’ingresso nell’adiacente via Cavour”.

caffè roma

Tuttavia, secondo la storia raccolta da Bepi Filippin (che ora è alle prese con un nuovo libro dedicato alle attività commerciali montebellunesi), nel 1947 il locale viene ristrutturato e viene inaugurata la pasticceria di Vittorio Miotto e della moglie Maria, a cui collaborerà in seguito il figlio Romeo, con le sorelle Ada e Bianca.

E sarà proprio Romeo Miotto a preparare una grande torta millefoglie e bigné con cui l’attuale gestione vuole congedarsi dall’affezionata clientela.

Nel 2012 erano entrati a gestire il nuovo Caffè Roma i fratelli Stefano e Paolo Conte, fino al 2019 quando è subentrata Loredana Amore, trevignanese di origine e ora residente a Biadene, coadiuvata da Maurizio Michielin.

Domani, mercoledì 30 settembre, sarà l’ultimo giorno per lo storico Caffè Roma: “Siamo entrati nel luglio dello scorso anno, subentrando nel contratto d’affitto a Stefano e Paolo – racconta Loredana D’Amore, che ha una lunga esperienza iniziata da giovanissima al Continental di Treviso e, dopo diversi anni, era tornata all’attività di bar -, la banca da tempo aveva la necessità di ampliarsi. Poi è arrivato il Covid, il locale è piccolo e con le attuali restrizioni potrebbe ospitare un massimo di 8 persone. Onde evitare problematiche future, anche per l’incognita Covid, abbiamo ceduto il passo alla banca, a malincuore”.

“Un’affezionata cliente – conclude – ha pure pianto quando le abbiamo dato la notizia, abbiamo molti clienti che si sono affezionati e, alcuni di loro, mi hanno detto che per qualche giorno continueranno a stare davanti al bar, in segno di affetto. Io e Maurizio stiamo cercando un bar in centro dove, se sarà possibile, porteremo il nome del Caffè Roma. Ho chiesto a Romeo Miotto, che lui con la sua famiglia far parte della storia di questo Caffè, di preparare torta e dolci per salutare i nostri clienti, sperando che sia solo un arrivederci”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione del Caffè Roma).
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