Il campione britannico Alexandar John Richardson ha scelto l’ospedale di Oderzo per sottoporsi a un delicato intervento chirurgico alla spalla.
Il 30 dicembre scorso il ciclista professionista, atleta dell’UCI ProTeam Alpecin-Fenix, è stato operato per una frattura alla spalla sinistra nell’Unità Operativa Complessa di Ortopedia di Oderzo.
Due giorni prima, mentre si allenava correndo in bicicletta nei pressi di Montebelluna, è stato tamponato da un furgone ed è caduto a terra riportando trauma alla spalla e al piede sinistro.
Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna, gli sono state diagnosticate la frattura scomposta della clavicola sinistra e quella composta del piede sinistro.
È quindi stato trasferito a Oderzo per l’esecuzione dell’intervento chirurgico alla spalla, mentre per il piede è stata sufficiente la gessatura.
“Le fratture alla clavicola – afferma il dottor Enrico Rebuzzi, direttore dell’ortopedia di Oderzo, che ha eseguito l’intervento assieme al dottor Stefano Schiavetti e all’anestesista dottor Luigi Polesello – sono abbastanza comuni nei ciclisti e non sempre vengono operate data la loro tendenza a guarire bene. La frattura frammentata e scomposta riportata da Richardson, però, non era tra le più comuni. Si è trattato di un intervento delicato e non privo di rischi. La letteratura scientifica ha dimostrato che negli sportivi professionisti il trattamento chirurgico permette un recupero più veloce dell’arto e della muscolatura, consentendo così una rapida ripresa degli allenamenti per le future competizioni. All’atleta è stata applicata una placca in titanio opportunamente pre-modellata, ovvero costruita apposta per la clavicola. Questi mezzi di sintesi di ultima generazione sono in uso già da tempo nel nostro reparto, che è particolarmente dedicato alla chirurgia della spalla”.
“Sono contento che il campione britannico abbia riposto la sua fiducia nel nostro centro essendo io, tra l’altro, un appassionato di ciclismo – continua Rebuzzi – L’intervento è ben riuscito e non ci sono stati problemi. Il paziente è stato dimesso la mattina dopo in buone condizioni ed è tornato in Inghilterra. I buoni risultati si ottengono con il lavoro di squadra che coinvolge vari specialisti medici e personale qualificato di sala e di reparto. Auguriamo all’atleta un pronto recupero”.
(Foto: Ulss 2 Marca trevigiana).
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