Mercoledì sera, 14 dicembre, a Montebelluna il comitato organizzatore della 3Tre, lo slalom maschile in notturna più spettacolare del “circo bianco”, ha avuto un assaggio dell’entusiasmo con cui gli appassionati e i tifosi veneti seguiranno la manifestazione in programma il prossimo 22 dicembre a Madonna di Campiglio.
Mancano pochi giorni infatti alla classica campigliana, fra le tappe più attese della Coppa del Mondo di sci, dove gli atleti, oltre al cronometro, dovranno sfidare le pendenze del famigerato Canalone Miramonti.
La serata si è svolta nella sede del “Museo dello scarpone e della calzatura sportiva” e ha segnato la chiusura del “tour” promozionale della 3Tre che, in vista del prossimo 22 dicembre, ha compiuto un viaggio a tappe per l’Italia per celebrare la competizione di sci alpino più antica d’Italia.
“Mancano pochi giorni e come sempre la tensione è alta – ha commentato il presidente del Comitato organizzatore della 3Tre Lorenzo Conci -. Non arriva mai quella sensazione di aver finito tutto, ma noi come sempre ci abbiamo messo anima e corpo: per il 22 prevediamo una pista dura e sciabile. Questo tour di avvicinamento alla gara ci ha permesso di incontrare tante persone e di condividere racconti legati alla gara di cui mio padre, posso dire orgogliosamente, fu uno dei fondatori”.
A testimoniare l’emozione della 3Tre è toccato al campione di sci Ivano Edalini, ospite speciale della serata, che per l’occasione, e per la prima volta dall”86 quando conquistò il podio a Madonna di Campiglio, ha mostrato al pubblico gli sci con cui vinse la gara superando lo svedese Ingemar Stenmark.
“Sono una chicca, nemmeno i miei figli li hanno mai visti – ha raccontato Edalini che, oltre agli sci, ha portato con sé anche la coppa e la Maglia Fulmine della 3Tre che viene consegnata all’atleta più veloce al termine delle due discese del Miramonti -. Quel giorno sentivo che potevo vincere e così è stato, superando addirittura un fuoriclasse come Stenmark. Oggi si chiude un tour ricco di emozioni, incontri e ricordi. Sono felice che si concluda proprio in un luogo speciale come il Museo dello scarpone dove ho intenzione di tornare. È una tappa obbligata per appassionati di sci e sport in generale. Questi sono quelli che indossavo il giorno della vittoria – prosegue Edalini scoperchiando una scatola con un paio di scarponi Dolomite -. Sono completamente sfaldati, ma rimangono un pezzo di storia. All’epoca li modificai, cosa impensabile in uno scarpone moderno, aggiungendo un terzo gancio”.
Era presente a Montebelluna anche Roberto Visentin, presidente del comitato Fisi veneto. “La 3Tre è un evento straordinario che crea molto pathos e che da veneti amiamo condividere con gli amici trenini. Non mancheremo il 22 dicembre alla gara di Madonna di Campiglio a cui seguirà, il mese successivo l’appuntamento a Cortina d’Ampezzo per le altre gare di Coppa del Mondo con le discese e le supergiganti femminili. Ci saremo per tifare la squadra italiana che, in particolare nello slalom, potrebbe darci grandi soddisfazioni”.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it