Debora Varaschin si ripropone alle amministrative: l’appello alle donne montebellunesi di scendere in campo

“Donne di Montebelluna scendete in campo”. L’attuale assessore alla cultura del Comune di Montebelluna, nell’annunciare la propria candidatura in una lista civica alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale, lancia un appello affinché la politica locale si tinga maggiormente di “rosa”.

“In accordo con il partito di cui faccio parte da quando è stato fondato nel lontano 1994, Forza Italia, ho deciso che è tempo di ampliare il panorama della vita politica della mia città, Montebelluna – dichiara Debora Varaschin – Per questo, in vista delle prossime amministrative, intendo dare vita ad una lista civica, come già comunicato qualche tempo fa, che possa cogliere l’essenza di quella voglia di fare di molte persone che però non si identificano in nessun partito o che non amano definirsi di destra o di sinistra, ma hanno la voglia di mettersi in gioco per il bene del proprio territorio e della sua gente”.

“In questi giorni leggo e rileggo titoloni di candidati sindaci da tutte le parti. Certo, si avvicinano le amministrative e tutti i partiti stanno facendo le valutazioni del caso, così come gli aspiranti sindaci al di fuori dei partiti. Sui nomi che si stanno affacciando credo sia doveroso precisare che prima di ogni riflessione sui nomi viene il progetto di città – prosegue Varaschin – È una questione di rispetto per i cittadini. La città viene prima delle ambizioni personali dei singoli. Serve un metodo di condivisioni e rispetto per tutte le forze in campo”.

Tra i candidati a sindaco che si affacciano in questa anteprima di campagna elettorale non si trovano tuttavia figure femminili: “Ma dove siamo noi donne? – si chiede Debora Varaschin -. In un mondo che sta cambiando in modo sempre più veloce, in un mondo in cui sempre più donne, per fortuna, cercano e spesso occupano posti di rilievo nei diversi comparti della pubblica amministrazione, spero che le donne della mia città scelgano di scendere in campo prendendo parte alla lista civica che sto formando per poter dare un contributo importante al governo di Montebelluna”.

“Noi donne, nostro malgrado, siamo conosciute per non fare squadra, ma a nostro favore siamo estranee alla sindrome misogina ci cui troppi uomini sono vittima, portandoli ad avere atteggiamenti che poco hanno a che fare con il bene dell’altro. Noi donne abbiamo la capacità, sia per inclinazione sia perché fin dalla nostra infanzia ci educano in tal senso, ad avere una visione non monodirezionale. Da sempre le cose di cui una donna deve occuparsi nell’arco della giornata, e conseguentemente di tutta la sua vita, sono molteplici e spesso sono azioni che devono essere fatte quasi contemporaneamente” continua.

“Vorrei che la lista civica che sto per formare – conclude Varaschin – avesse non le quote rosa, ma le quote azzurre: che insieme, con una visione lungimirante e mirata al vivere bene con competenze e specificità professionali che molte donne del territorio hanno, scendessero in campo al mio fianco. L’obiettivo è uno solo: contribuire ad “amministrare” questa città con un approccio diverso, quello di noi donne, come noi solo sappiamo fare, come solo noi sappiamo gestire. Una lista sessista? No, tutt’altro. Credo solo sia ora di svegliare l’assopimento che ancora di più questa pandemia ha provocato tra le donne che spesso sono convinte di non potercela fare: non è così! Insieme possiamo molto, possiamo fare la differenza, dare una svolta. Un sogno? Un sindaco donna”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Web).
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