Nei giorni scorsi, nella sede dei Democratici per Montebelluna, si è svolta una conferenza stampa sulla situazione della scuola primaria della frazione di Caonada. L’obiettivo della minoranza in consiglio comunale era quello di evidenziare le responsabilità dell’amministrazione Bordin nella “cattiva gestione” dei lavori nell’istituto scolastico.
“Ad adeguamento concluso – sottolineano i consiglieri comunali Davide Quaggiotto, Pietro Dal Zotto, Loreno Miotto, Elisamaria Bressan e Silvio Tessari – la scuola aveva e ha bisogno di ulteriori interventi importanti. I lavori dell’azienda, come da verbale, sono iniziati il 7 dicembre 2020 e dovevano terminare il 9 agosto 2021 con una proroga di 25 giorni rispetto alla data prevista dal contratto (15 luglio 2021). I bambini sono entrati a scuola con l’inizio dell’anno scolastico 2022/23, il 12 settembre 2022”.
“Studiando la documentazione – continuano – abbiamo constatato che alcune determine per finanziare degli interventi sono state approvate qualche settimana prima dell’inizio dell’anno scolastico, ben lontano dalla teorica conclusione dei lavori: a posteriori ci viene da pensare che il progetto fosse carente e che l’amministrazione non si sia accorta nemmeno a cantiere aperto di dette carenze, è quindi dovuta correre ai ripari in questo modo poco prima dell’inizio delle attività scolastiche”.
I Democratici per Montebelluna sottolineano che le determinazioni comunali per la realizzazione dei massetti relativi al primo piano e la sostituzione della caldaia sono datate 10 e 12 agosto 2022. Invece la sostituzione della rete antincendio è stata finanziata in data 22 agosto e poi integrata da una seconda del 2 settembre 2022.
“Dopo l’apertura della scuola abbiamo saputo che persistevano ulteriori problemi – aggiungono -: il riscaldamento fino a poche settimane fa non era ancora in funzione; c’erano problemi alle finestre: alcune non erano state ancora registrate; c’erano resti del cantiere sparsi nel giardino; l’interruttore della luce in atrio non era ancora funzionante; mancavano i maniglioni antipanico. Infine, manca ancora la rete internet, utile per la didattica; ad est c’è una parte dell’edificio ancora al grezzo, nonostante fosse stato promesso che la scuola sarebbe stata riaperta con quella parte terminata per poter ricavare dei laboratori”.
“In aggiunta i lavandini non sono a misura delle necessità e utilizzo di un bambino – concludono -. Nella gestione delle opere pubbliche non sono possibili queste dimenticanze. Peraltro, ricordiamo che le scuole elementari sono utilizzate dai bambini, quindi è necessaria la massima attenzione: il ritardo nella sostituzione della caldaia è emblematico e per fortuna con ‘l’anomalia climatica’ di questo periodo le temperature sono scese solo recentemente. Alcuni lavori si stanno completando e ci auguriamo che davvero la scuola primaria nei prossimi mesi sia funzionante al 100% in modo da assicurare l’utenza attuale e quella futura (prossimamente ci saranno le iscrizioni 2023/24)”.
Non si è fatta attendere la risposta del sindaco Adalberto Bordin, che ha voluto mettere in evidenza la “politica del fare” della sua amministrazione: “Non stupisce che i consiglieri del Pd abbiamo avuto delle perplessità relativamente alle determine riguardanti il cantiere per l’adeguamento sismico della scuola primaria di Caonada – commenta -, avendo poca dimestichezza con adeguamenti, efficientamenti, rifacimenti di scuole, visto che in dieci anni di loro amministrazione nel passato, con risorse 10 volte maggiori alle nostre, non hanno mai considerato l’edilizia scolastica una priorità, al contrario nostro”.
“Queste inutili e pretestuose polemiche – continua – sono la dimostrazione che noi facciamo: è molto più difficile fare, assumendosene il rischio ed esponendosi a critiche, piuttosto che non fare o fare molto poco come hanno fatto loro per anni. Quanto al cantiere nello specifico, ricordo che negli ultimi due anni purtroppo è cambiato il mondo e la speculazione delle materie prime, già cominciata nel 2021 e con ripercussioni sull’aumento dei prezzi e quindi sui costi delle opere pubbliche, non dipende certo dall’amministrazione. Ma forse quelli del Pd non lo sanno o fingono di non saperlo, proprio perché non hanno dimestichezza con il ‘fare’”.
Il primo cittadino di Montebelluna ha spiegato che la ditta incaricata ha avuto serie difficoltà nel portare avanti i lavori e l’amministrazione e gli uffici tecnici hanno fatto il possibile affinché potesse essere rispettata la data di apertura della scuola a settembre 2022. D’accordo con il dirigente scolastico Mario De Bortoli, già a luglio è stato concordato di concentrare gli sforzi sul piano terra dove si trovano le aule, in quanto prioritarie per l’avvio delle attività scolastiche, e lasciare per un periodo successivo la parte al piano superiore destinata ai laboratori che comunque è al grezzo più che avanzato.
“Quanto alle fantomatiche determine pubblicate secondo il Pd fuori tempo e indice di lacune da parte dell’amministrazione comunale – prosegue -, è vero esattamente l’opposto. Nessuna mancanza: i massetti al primo piano, la caldaia e la rete anti-incendio sono opere extra progetto che il Comune ha deciso di finanziare straordinariamente in corso d’opera per migliorare la struttura e renderla ancora più sicura ed efficiente: il massetto nella parte est del primo piano (già sede della direzione scolastica e non utilizzata per le attività scolastiche) non era previsto in quanto fin dall’inizio il Comune aveva scelto di non completare quella parte non avendo ancora definito la destinazione ma, trattandosi delle uniche opere che avrebbero potuto intralciare l’attività scolastica se realizzate in futuro, si è preferito investire e realizzare già il massetto”.
“La caldaia è stata cambiata con una nuova – continua -, più performante (quella precedente, funzionante, sarà destinata ad uso in altro spazio pubblico); la rete anti-incendio è stata sostituita con una nuova per rendere l’area più sicura, sebbene la precedente, pur datata, fosse funzionante. Quanto alle mancanze attuali segnalate – non servivano di certo i consiglieri del Pd a farci l’elenco delle cose da sistemare. Gli uffici tecnici sono a stretto contatto con la ditta a cui già è stato inviato un dettagliato ordine di servizio con elencati tutti gli interventi mancanti che la stessa – come da colloquio di giovedì scorso – ha assicurato che procederà a realizzare a partire dalla settimana prossima”.
Il sindaco Bordin ha voluto fare due ulteriori precisazioni: i maniglioni antipanico sono funzionanti, tanto è vero che sono stati verificati e approvati dai Vigili del fuoco in sopralluogo e rispetto alla connessione internet “il Comune ha già svolto quello che gli spettava – conclude -: portare la borchia della consegna della rete fino al plesso. La distribuzione della connessione è invece un compito che spetta alla scuola. Quindi, ricapitolando: c’è una nuova scuola dove gli alunni stanno facendo lezione. A breve saranno ultimati i dettagli che non hanno comunque impedito di svolgere le attività scolastiche in questi due mesi così come sarà completata la parte dei laboratori al piano superiore, come concordato con il dirigente scolastico. Il fatto che i consiglieri del Pd si arrampichino sugli specchi saponati, ci fa intendere che stiamo facendo (perché noi facciamo) bene, a differenza di loro che sono maestri nell’arte della chiacchiera”.
(Foto: Democratici per Montebelluna).
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