Per il terzo anno consecutivo Paolo Morlin, titolare del bar “Civico 4” a Caerano di San Marco, ha donato delle porzioni di spiedo agli operatori dell’ospedale San Valentino di Montebelluna.
L’iniziativa è nata durante la pandemia, quando Paolo ha pensato di ringraziare “a modo suo” chi ogni giorno si prende cura delle persone malate o in difficoltà.
“Senza gli ‘Amici dello Spiedo’ non riuscirei a portare avanti questa iniziativa – spiega il titolare del bar ‘Civico 4’ -. Questa mattina ci siamo trovati nella sede della Pro Loco di Caerano, nella zona degli impianti sportivi del paese, e abbiamo confezionato 110 monodosi di spiedo con patate al forno e polenta da portare al personale dell’ospedale di Montebelluna”.
“Siamo arrivati al pronto soccorso e abbiamo consegnato le porzioni che poi sono state distribuite agli operatori sanitari presenti nei vari reparti – aggiunge -. In precedenza avevo preso accordi con la caposala del pronto soccorso per organizzare bene tutto. Vedo che all’ospedale San Valentino di Montebelluna apprezzano sempre questa iniziativa e mi sono già arrivati diversi messaggi di ringraziamento. Ormai per me è quasi un fioretto annuale: spero tanto di poter ripetere questo gesto anche l’anno prossimo”.
Presente al momento della consegna delle porzioni di spiedo anche Mauro Danieli, consigliere con delega ai rapporti con comitati e associazioni sportive e del tempo libero del Comune di Caerano di San Marco.
“Dal 2020 – spiega Danieli -, grazie ad un’iniziativa di Paolo Morlin e con l’aiuto della Pro Loco e degli ‘Amici dello spiedo’ di Caerano, il 1° maggio, in segno di riconoscenza a chi in questi anni è stato in prima linea, vengono offerte 110 porzioni di spiedo agli operatori dell’ospedale San Valentino di Montebelluna”.
“Un ringraziamento speciale va a tutte le persone che hanno partecipato alla realizzazione di questa iniziativa – conclude -, in particolare Paolo e le sue tre collaboratrici che dimostrano sempre di essere disponibili e attenti ai bisogni della comunità e del prossimo”.
(Foto: per gentile concessione di Paolo Morlin).
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