Questo pomeriggio, giovedì 19 ottobre, sembrava che anche il cielo piangesse per la perdita di Pietro Gallina, un uomo buono e generoso che la comunità montebellunese farà fatica a dimenticare.
La pioggia, infatti, non ha fermato le tante persone che hanno riempito il duomo di Montebelluna per dare l’ultimo saluto a una persona cara, che in città tutti conoscevano come “Piero Cassa“, deceduto insieme a Ruggero Priarollo nel drammatico incidente avvenuto lo scorso sabato 14 ottobre lungo via Bassanese.
Gallina era il volto e l’anima dell’agenzia funebre che porta il suo nome e che ora sarà portata avanti dal figlio Lino. In questi giorni in tanti hanno voluto stringersi attorno ai familiari, in particolare ai figli Lino e Gilda e alla moglie Angela, che hanno perso improvvisamente una delle colonne portanti della loro famiglia.
Durante la cerimonia funebre, il parroco di Montebelluna, monsignor Antonio Genovese, ha ricordato le doti professionali e umane di Gallina: “Piero aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio a maggio – ha detto il parroco -. Nella vita non voleva apparire. Tutti lo ricordiamo in sella alla sua bicicletta, oltre alla passione e alla dedizione per il suo lavoro da artigiano. Mai stanco, sempre disponibile e dal carattere schietto ma accogliente. Un uomo generoso che veniva incontro alle persone senza guardare il colore della loro pelle o l’etnia”.
“Aveva sempre la battuta pronta – continua -. Era una persona genuina, semplice e umile con una grande esperienza nelle relazioni. Chi non lo conosceva in città? Aveva una fede semplice e profonda. Veniva a messa alle 7 la domenica. Amava il suo duomo e aveva affetto per i sacerdoti. Per noi, che ora siamo increduli e sgomenti nel dolore, ci rincuora sapere che Dio è amore”.
“Meglio essere cristiano senza dirlo che proclamarlo senza esserlo – prosegue -, diceva Sant’Ignazio di Antiochia. Pietro diceva: ‘Fa’ del bene e dimentica‘. Ha cercato di essere vicino a Dio e alle sofferenze della gente senza che nessuno lo sapesse. La sua testimonianza di vita è stata un tesoro prezioso per la nostra comunità”.
Prima della fine del funerale, al quale hanno partecipato anche diverse autorità cittadine come il sindaco Adalberto Bordin, gli assessori e i consiglieri comunali, è stato letto un bel ricordo di Gallina da parte dei familiari: “Piero e Franco erano una cosa sola – è stato letto nel messaggio -. Ora si sono riabbracciati. Piero era amato e amorevole con chiunque incontrasse. Sempre disponibile ad aiutare e sostenere gli altri. È stato un raggio di luce per tanti. Non riusciremo a dimenticare il suo amore per il prossimo. Era un vulcano pieno di allegria, dava tanti consigli ed era un uomo dal cuore grande! In questo momento ci direbbe di avere coraggio”.
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