Una cooperazione consolidata all’insegna della solidarietà che ora viene istituzionalizzata. E’ il sistema integrato di aiuto e sostegno a persone in situazioni di difficoltà ed emarginazione sociale attivo da oltre 25 anni a Montebelluna grazie alla collaborazione tra il Comune e le Caritas parrocchiali e il Centro D’ascolto, l’Associazione Uniti per la Vita Cav-Mpv Treviso ODV e l’Associazione Cittadini Volontari ODV.
Da anni questo sistema rappresenta un fiore all’occhiello per affrontate le situazioni di difficoltà di persone e famiglie e, nel tempo, ha ottenuto una serie di risultati che vanno dall’aver sviluppato sensibilità ed attenzioni maggiori alle problematiche sociali, all’aver consolidato una prassi fondata sul confronto tra tutti gli attori coinvolti nel progetto, così da avere una visione più organica delle criticità cui far fronte, nonché delle modalità di prevenzione delle stesse.
Un’eccellenza che oggi viene formalizzata con l’approvazione del progetto “Emergenze sociali” per l’anno 2024 e con l’erogazione di un contributo di 15mila euro a sostegno delle attività promosse nell’ambito del progetto stesso.
Il progetto – rivolto a famiglie e nuclei in situazioni di difficoltà socio-economiche, anche temporanee, e/o in situazioni di emergenze sociali – ha l’obiettivo principale di attuare interventi adeguati nell’affrontare i problemi delle persone in stato di bisogno sia dal punto di vista economico che sociale e di creare una più efficace rete di solidarietà attraverso un lavoro di concertazione.
Come già avviene da tempo, gli obiettivi sono perseguiti attraverso un gruppo di lavoro composto da un’assistente sociale del Comune, i referenti del Centro D’ascolto, i referenti dei Centri di Distribuzione Caritas delle parrocchie di Montebelluna, Biadene/Caonada, San Gaetano, i referenti dell’Associazione Uniti per la Vita di Montebelluna e i referenti del Coordinamento del Volontariato “Cittadini Volontari” di Montebelluna.
Dal punto di vista operativo, l’équipe si incontra mensilmente per segnalare e discutere i casi, concordare tra i membri dell’équipe i possibili interventi, valutare nello specifico i casi più complessi emersi e per i quali sono stati attuati degli interventi ed aggiornare i singoli progetti individuali.
Gli interventi di contrasto alla povertà sono i più vari: dal provvedere a necessità di vestiario al pagamento bollette in scadenza, dalle spese alimentari di prima necessità o per trasporti pubblici al sostegno economico e/o abitativo in caso di gravi emergenze abitative causate da incendio, allagamento, crollo di abitazione, fughe di gas ecc., dalle spese scolastiche alle spese per i Grest e i centri estivi, agli affidi giornalieri…
Interviene Don Antonio Genovese, prevosto di Montebelluna e Referente delle Caritas parrocchiali…”Questa rete di aiuto e sostegno alle persone che versano in situazioni di difficoltà, ormai consolidata, esprime e sintetizza il valore del fare sinergia e quello di comunità. Grazie al costante intervento realizzato negli anni, oggi i nostri volontari, non solo sono in grado di portare aiuto concreto ai cittadini in difficoltà, ma anche di intercettare situazioni borderline che potrebbero sfociare in necessità reali”.
Commenta il sindaco, Adalberto Bordin: “Dopo molti anni in cui questo sistema di rete tra ente pubblico, parrocchie e terzo settore funziona in maniera puntuale ed efficace, abbiamo ritenuto doveroso formalizzare questa sinergia, istituzionalizzando quello che a tutti gli effetti è un servizio rivolto a una fascia di popolazione fragile che versa in difficoltà temporanea o duratura.
Ringrazio Don Antonio, i volontari delle Caritas parrocchiali e il Centro D’ascolto, l’Associazione Uniti per la Vita Cav-Mpv Treviso ODV e l’Associazione Cittadini Volontari ODV per la grande disponibilità, la dedizione e l’impegno profuso in tutti questi anni che, con questo progetto si vuole riconoscere e consolidare per proseguire anche in futuro”.
Aggiunge l’assessore ai servizi sociali, Maria Bortoletto: “Come abbiamo già avuto modo di appurare negli anni passati, quello attivo a Montebelluna è un sistema solidale che funziona e questo grazie soprattutto ad un approccio sinergico che vede i vari attori coinvolti dialogare e confrontarsi continuamente sui vari casi e le varie necessità. Sono infatti gli incontri periodici e costanti a permettere di avere un quadro completo dei bisogni generali e specifici e a garantire, quindi, interventi immediati e pensati per i bisogni reali, in alcuni casi, davvero complessi”.
(Autore: redazione Qdpnews.it).
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