Fino al 3 ottobre le opere d’arte si mescolano alla città di Montebelluna. La mostra diffusa “Visioni Urbane” ospita 37 artisti nelle piazze e nei negozi sfitti

L’arte incontra la città e le persone. Cittadini e passanti si imbatteranno in opere che si aggiungeranno all’arredo urbano o che valorizzeranno alcuni luoghi del centro rimasti vuoti, come negozi rimasti sfitti.

La prima edizione di “Visioni Urbane” parte ufficialmente sabato 7 agosto alle 10.30 e durerà fino a domenica 3 ottobre; ma già da qualche giorno alcuni angoli di Montebelluna hanno cambiato aspetto con l’installazione di sculture, murales, dipinti, allestimenti.

L’idea nasce dalla collaborazione tra assessorato alla cultura e il Mosaico, l’associazione dei commercianti del centro: “Il nostro obiettivo – spiega l’assessore Debora Varaschin – è far apprezzare e capire l’arte soprattutto a coloro che hanno maggiore diffidenza nell’avvicinarsi a certe forme espressive. Dopo le tante chiusure dei mesi scorsi, vogliamo dare respiro e vita alla città”.

Le opere, in buona parte già collocate visibili, daranno un nuovo slancio a spazi commerciali rimasti inutilizzati. “Abbiamo aderito senza esitazioni alla proposta – spiega Carlo Taborra, vicepresidente del “Mosaico” – perché vorremmo riportare le persone a frequentare il centro di Montebelluna e farlo conoscere ai centri limitrofi. Tanti negozi purtroppo hanno abbassato le serrande, ma vogliamo fare in modo di far conoscere anche alcuni posti rimasti vuoti, grazie all’esposizione di queste opere d’arte“.

Sono 37 gli artisti invitati a questa prima edizione, curata da Maurizia Borsato. “Ci sono tecniche ed età molto diversi fra loro: dal cavallo in acciaio corten di Carlo Balljana, il più anziano del gruppo, alla composizione in ceramica del 14enne Tommaso Perin, che ha dedicato la sua opera alla città di Montebelluna. Vogliamo creare relazioni tra le persone e il loro territorio: in questo senso saranno molto evocative alcune installazioni video e audiovisive, in cui l’interazione dei visitatori sarà fondamentale. Devo ringraziare in modo speciale tutti i tecnici, non solo comunali, che ci hanno accompagnato e guidato nella realizzazione di questa esposizione diffusa».

Piazza Sedese, il Municipio, via Dalmazia, Corso Mazzini, Piazza Oberkochen, via Pellico, piazza Tetrarca, piazza Negrelli, via Partigiani e piazza D’Annunzio sono i luoghi in cui si potranno apprezzare le opere, alcune, per ragioni tecniche, visibili solo in orario serale e in alcuni giorni.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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