Fonderia Montello, la puzza è tornata a Guarda: “Serve una legge regionale sulle emissioni odorigene”

Tornano gli odori nella zona della Fonderia del Montello, a Montebelluna, e ritornano anche le proteste dei residenti. “Sia ieri che ora, intollerabile odore proveniente dalla fonderia, costretti a chiudere tutte le finestre in piazza a Guarda”, aveva scritto qualche giorno fa sui social una signora.

Inutile dire che immediatamente è riesplosa la polemica, nonostante negli ultimi anni i confronti tra i rappresentanti della Fonderia Corrà da una parte, amministrazione comunale e cittadini dall’altra, siano stati serrati e abbiano portato a indagini epidemiologiche e interventi da parte dell’azienda.

Nonostante le emissioni di sostanze nocive siano drasticamente scese, permane il problema dell’odore nauseabondo che costringe spesso le persone a serrare porte e finestre anche sotto la calura estiva.

fonderia corrà

“Va a giornate e a orari – racconta Fabio Garofalo, presidente di quel Comitato civico di Guarda che ha organizzato diversi incontri pubblici in cui si è sviscerata la questione riguardante la fonderia -. Dopo il rallentamento forzato dall’emergenza sanitaria l’azienda ha ricominciato a funzionare a regime più elevato. Non è semplice capire in quale fase della lavorazione si sprigionino gli odori. Tanto che sia a me che a molti altri residenti della zona l’azienda ha fornito un numero di cellulare da chiamare non appena sentiamo l’odore. Tuttavia spesso accade alla sera tardi e a quell’ora dall’altra parte del telefono non troviamo più nessuno. Inoltre, le normative non prevedono misure legislative contro gli odori e questo limita molto il campo d’azione. Sono stati fatti diversi lavori, altri ne sono stati promessi da parte dell’azienda, anche utili per evitare di aprire le finestre dello stabilimento”.

Anche la politica si muove per contrastare il disagio provocato ai cittadini: “Abbiamo avviato una raccolta firme per chiedere a chi vincerà le prossime elezioni regionali una legge contro gli odori per aiutare i cittadini di Guarda”, dichiarano i consiglieri comunali Quaggiotto, Tessari, Miotto e Bressan che spiegano: “Durante le assemblee pubbliche svolte a Guarda per affrontare il tema della fonderia, le istituzioni locali e provinciali hanno evidenziato che il Veneto non ha una legge contro gli odori: ciò è un problema perché non sono quindi previsti dei limiti alle emissioni odorigene”.

“Nel 2020 abbiamo presentato in Consiglio comunale una mozione per chiedere alla Regione di dotarsi di una legislazione in materia di odori a difesa dei cittadini, e la nostra mozione è stata approvata. Perciò lo scorso fine settimana abbiamo iniziato questa raccolta firme che proseguirà anche sabato e domenica mattina. Chi fosse interessato a firmare ci troverà in piazza”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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