I dem attaccano: “Interventi di ortopedia al collasso, 1500 pazienti in lista d’attesa al San Valentino”

Lunghe liste d’attesa per gli interventi di ortopedia, a denunciarlo sono i dem Laura Puppato, Davide Quaggiotto e Silvio Tessari: “All’incirca 1500 cittadini aspettano un intervento ortopedico presso l’ospedale di Montebelluna. Questo è il numero di persone che da tempo sono in lista di attesa e che soffrono per le problematiche che hanno richiesto un’operazione”.

Un numero considerevole che comporta non pochi problemi a chi necessita di un intervento: “E’ un problema molto grave che causa gravi disagi ai cittadini – spiegano -, nel periodo che precede l’operazione continuano ad avere dolori e vedono compromessa la loro normale vita quotidiana, spesso questa impossibilità di operarsi nei tempi previsti prevede aggravamenti del loro stato di salute, oltre che del loro stesso infortunio subito”.

Il tempo di risposta obbligata indicato nelle prescrizioni è sistematicamente raddoppiato, triplicato e anche quadruplicato per carenza di sale operatorie e medici – continuano i consiglieri comunali del Pd -. Questa situazione persiste da diverso tempo: era già presente prima dell’emergenza Covid e si è poi aggravata con la situazione dell’O.C. di Castelfranco e con il Covid stesso. Perciò deve essere affrontata subito”.

I rappresentanti del Pd proseguono toccando un altro tema che, a loro dire, affliggerebbe l’ospedale San Valentino di Montebelluna: “Vogliamo portare all’attenzione pubblica una problematica di cui si parla poco ma che è assai rilevante, ossia la grave carenza di medici in generale e in particolare nel reparto di psichiatria del nostro ospedale. Infatti il numero attuale di medici rappresenta circa la metà del reale fabbisogno minimo“.

“Addirittura ci risulta sia accaduto più di qualche volta che, a causa di questo problema, non si potesse garantire la corretta assistenza in pronto soccorso per assenza di medici psichiatri capaci di prendere in carico la persona in difficoltà – proseguono -, idem nei fine settimana o nelle notti. Questo quadro ci consegna una situazione in cui si rileva un progressivo abbandono dei pazienti con problemi psichiatrici“.

FOTO OSPEDALE
“Questa carenza – continuano Puppato, Quaggiotto e Tessari – tocca l’ospedale di Montebelluna ma riguarda anche gli altri ospedali, infatti la Regione Veneto, che ha competenza in materia, stanzia per il settore della salute mentale solo il 2,9% del totale delle risorse socio-sanitarie contro la media nazionale che è del 3,4%“.

“Questo trend va invertito, considerando anche l’aumento delle malattie mentali che caratterizza questo periodo storico e le problematiche prodotte dal lockdown relative alla salute mentale – continuano -. Tra l’altro, i casi che non vengono correttamente e adeguatamente affrontati rischiano poi di produrre conseguenze in materia di ordine pubblico”.

I Dem, infine, affrontano anche un’altra questione pienamente collegata, quella della chiusura della comunità alloggio “Fulvia Salzani” di Volpago del Montello, adiacente alla Casa di riposo Guizzo Marseille, che chiuderà i battenti a fine anno: “Invitiamo a non abbandonare le famiglie e a trovare una soluzione condivisa. La sanità pubblica va difesa e il diritto alla salute dei cittadini va garantito”.

“In questi anni stanno affiorando al pettine tanti nodi riguardanti la sanità pubblica veneta – proseguono i Dem -. Questi dimostrano un calo obiettivo dei servizi erogati. Per evitare di emulare la Lombardia bisogna assolutamente cambiare la strada che l’attuale maggioranza regionale da anni ha imboccato“.

“Noi dal canto nostro continueremo a denunciare le mancanze più gravi perché è fondamentale difendere la sanità pubblica per tutelare i veneti e i montebellunesi – concludono Puppato, Quaggiotto e Tessari -, salvaguardando almeno i servizi che ormai solo il nostro ospedale di Montebelluna sta offrendo e i servizi importanti all’intero territorio dell’ex Ulss 8”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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