I montebellunesi Andrea e Ilaria Torresan protagonisti nello spettacolo dedicato a Goethe alla Fenice di Venezia

I fratelli montebellunesi Andrea e Ilaria Torresan, figli del compositore e insegnante di musica Livio, saranno tra i protagonisti del grande spettacolo che si terrà venerdì 18 settembre al Teatro La Fenice di Venezia dal titolo “Gondellier, ossia Goethe e le canzoni da battello”, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Otavvia Piccolo.

Andrea, 35 anni alla chitarra, e Ilaria, 27 anni al pianoforte e clavicembalo, fanno parte dei dieci solisti della Venice Chambes Orchestra diretta dal maestro Pietro Semenzato che accompagneranno lo spettacolo di concerto e letture dedicato ai testi di Johann Wolfgang Goethe e alla musica di Johann Adolph Hasse.

Si tratta di un traguardo davvero importante per i due giovani musicisti montebellunesi. Ilaria collabora con il Conservatorio di Vicenza in qualità di pianista accompagnatrice dei cantanti lirici, mentre Andrea ha al suo attivo diversi concerti, è titolare della cattedra all’istituto comprensivo di Pederobba ed entrambi svolgono attività didattica presso l’associazione Chitarra in Arte, nota e storica associazione culturale di Montebelluna.

Appuntamento, dunque, alle 19 venerdì 18 alla Fenice di Venezia: con il contributo del Goethe Institut e la coproduzione della Fondazione Teatro La Fenice, l’Associazione Culturale Italo-Tedesca di Venezia e il Venice Centre for Digital and Public Humanities dell’Università Ca’ Foscar si porterà in scena un concerto-racconto per riscoprire la visione vivida e vivace della Venezia settecentesca attraverso gli occhi e le orecchie di due grandi artisti tedeschi.

Nel suo primo viaggio a Venezia, nel 1786, il grande letterato tedesco rimase profondamente colpito dall’ascolto delle canzoni da battello annotando tale esperienza con toni estatici. In quei brani leggeri e melodici Goethe trovò lo spirito più pieno della venezianità, il carattere dei suoi abitanti, lo splendore della sua laguna.

Curiosamente quarant’anni prima era stato un suo connazionale a raccogliere i brani in tre volumi editi a Londra.

A nome di Hasse, allora celeberrimo compositore e consorte dell’acclamata cantante veneziana Faustina Bordoni, uscì così il corpus a stampa più esteso di canzoni da battello mai pubblicato.

Lo spettacolo nasce da un’idea di Diego Mantoan concretizzatasi in un progetto di restituzione delle canzoni da battello di Hasse in occasione dell’imminente edizione moderna di una selezione di brani curata assieme a Pietro Semenzato e Giulia Alberti.

La regia dell’evento è affidata a Chiara Clini, mentre gli effetti visivi sono realizzati con tecnologie digitali dall’artista Sasha Vinci supportato da A29 Project Room.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Livio Torresan).
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