Intorno alle 16.30 di oggi, martedì 4 ottobre, diversi cani e anche due piccole tartarughine hanno ricevuto la benedizione da don Fabio Toscan davanti al Duomo di Montebelluna per ricordare il bel rapporto di San Francesco con tutte le creature.
Proprio oggi la Chiesa festeggia San Francesco d’Assisi, Santo Patrono d’Italia insieme a Santa Caterina da Siena e autore del celebre Cantico delle creature.
Un altro santo protettore degli animali è Sant’Antonio Abate, eremita egiziano vissuto nel III secolo dopo Cristo, anche se nell’immaginario collettivo è scolpita soprattutto l’immagine di San Francesco circondato dagli animali.
Il Santo di Assisi riuscì perfino ad addomesticare un lupo, che aveva seminato il terrore nella comunità di Gubbio, chiedendogli in nome di Dio di non far più del male alle persone che, per la grande paura, si erano rinchiuse nelle loro case.
Arrivando ai giorni nostri, molte associazioni animaliste hanno indicato San Francesco come modello da seguire per il rapporto fra uomini e animali, spesso gli unici compagni di vita di tanti anziani rimasti soli o senza figli.
Oggi a Montebelluna si è celebrata questa bella amicizia fra uomini e animali che affonda le sue radici nell’antichità e che continua ancora oggi estendendosi anche a specie che in passato non erano presenti nelle nostre case: dagli animali esotici a quelli da cortile che ora vivono anche nei terrazzi delle città.
“Avrei voluto fare una foto di gruppo – racconta un cittadino – ma non era assolutamente facile mettere in posa tutti gli animali”.
Il parroco di Montebelluna, monsignor Antonio Genovese, non era presente alla benedizione perché ieri è partito per il pellegrinaggio della parrocchia in Abruzzo e nelle Marche con visita a Loreto, San Gabriele dell’Addolorata, al Volto Santo di Manoppello e altri luoghi suggestivi di epoca medievale.
(Foto: per gentile concessione di Giulio Guarini).
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