Riparte, dopo mesi di trepida attesa, il Cineforum Gagliardi di Montebelluna, istituzione culturale che da oltre cinquant’anni promuove il cinema d’autore nella Destra Piave.
Mercoledì 19 maggio gli appassionati di film d’essai potranno finalmente vedere in sala, all’Italia Eden di Montebelluna, uno dei lavori più acclamati dalla critica della stagione 2020: “Miss Marx” della regista Susanna Nicchiarelli, a cui è stato assegnato il “Nastro dell’Anno” 2021 dal direttivo dei giornalisti cinematografici.
La rassegna riprende la programmazione da dove l’aveva forzatamente bloccata nell’ottobre scorso, a causa della seconda ondata della pandemia, che ha paralizzato ogni forma di spettacolo in presenza.
Su cinque opere in cartellone, ne erano state proiettate solo due, ma per gli abbonati del cineforum montebellunese è nuovamente tempo di riaccomodarsi in sala (capienza 200 posti), per assistere alla provocatoria rilettura punk rock della storia di Eleanor Marx, figlia minore di Karl Marx.
L’opera di Nicchiarelli era il terzo film inserito nel cartellone della rassegna autunnale. Adesso riapre la tranche primaverile sull’onda del successo di critica riscosso, seguito il 26 maggio da un altro sguardo sulla condizione femminile nel mondo.
Si tratta de “La candidata ideale” di Haifaa Al Mansour, prima regista donna dell’Arabia Saudita. Dopo “La bicicletta verde” (2012), la regista racconta la storia di Maryam (Mila Al Zahrani), dottoressa che lavora in un piccolo ospedale saudita e che si scontra con le problematiche culturali, da cui nascono i pregiudizi e la difficoltà di accettare che una donna possa essere anche medico.
Per chiudere il trittico della “rinascita” del Cineforum Gagliardi è stato scelto “Mai raramente a volte sempre” di Eliza Rittman, film statunitense premiato al Festival di Berlino. La data dovrebbe essere quella del 9 giugno.
“Mercoledì 2 giugno è un festivo, quindi è giusto che Vittorio Polin, gestore del cinema Italia Eden, dia priorità alla sua programmazione – spiega Gianlorenzo Mocellin, presidente del cineforum – Non è ancora confermato, ma contiamo di proiettare l’ultimo film in quella serata. Poi valuteremo insieme a Polin se sarà possibile fare delle proiezioni all’aperto, ad esempio i mercoledì del cineforum, tenuto conto che si ipotizza l’attivazione dell’arena estiva al Parco Manin”.
Chi in ottobre aveva acquistato la tessera, comprensiva di cinque film, ha diritto di utilizzarla anche per le serate di maggio e giugno.
“Faremo due turni di proiezione ma anticipati rispetto agli orari dello scorso autunno. Il primo spettacolo alle 17.30 e il secondo alle 19.30, in modo da consentire il ritorno a casa entro le 22, prima del coprifuoco, che però potranno slittare rispettivamente alle 18.30 e 20.30 in caso di riduzione o eliminazione della stessa misura – precisa Mocellin – Già come nell’ottobre scorso sarà garantito il distanziamento in sala, richiesta la misurazione della temperatura corporea e la registrazione della presenza con rilevazione del codice fiscale, tramite lettura della tessera sanitaria“.
“Inoltre sarà obbligatorio l’uso della mascherina per l’intera durata della proiezione, non solo in ingresso e in uscita dalla sala – prosegue – Tutto questo per rispettare le misure di prevenzione imposte a livello nazionale e per permettervi quindi di tornare al cinema in totale sicurezza e assoluta serenità”.
Il Cineforum Gagliardi ha alle spalle una lunga storia. Nato ufficialmente nel 1970, era già attivo dal 1961 a Cornuda grazie ad un piccolo gruppo di cinefili.
In seguito la rassegna, iscritta alla Federazione italiana cineforum, è emigrata a Caerano San Marco per cercare uno spazio più ampio, per poi ritornare a Cornuda, quando dei “coraggiosi” mecenati hanno ristrutturato la sala cinematografica parrocchiale Giovanni XXIII. Ma l’esperienza si è conclusa, con la chiusura della sala, e l’associazione culturale è definitivamente approdata a Montebelluna, dove propone film d’autore da ottobre ad aprile.
“Da tempo la nostra sede è il cinema Italia Eden, grazie all’ottima collaborazione avviata con Vittorio Polin – spiega Gianlorenzo Mocellin – Negli anni d’oro, gli anni ’90, al nostro cineforum erano iscritte più di 500 persone, dovevamo fare due giorni di proiezione dello stesso film. In questa stagione contiamo tra i 150 e 170 iscritti, ma nell’era pre Covid eravamo tra i 200/230 soci“.
“Qualcuno può non gradire di dover indossare la mascherina durante la proiezione e forse, per ora, non tornerà in sala, però il gruppo di affezionati c’è sempre – conclude -. Purtroppo i cinema, i teatri e i musei sono stati penalizzati oltre modo in questa pandemia. Eppure noi, più di ogni altra attività, possiamo garantire la tracciabilità, l’obbligo della mascherina all’interno e di tutte le altre regole di distanziamento“.
(Foto: per concessione di Gianlorenzo Mocellin).
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